Question Time, chiarimenti sul salario dei lavoratori delle lavoratrici delle società BSF e BSC

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BOLOGNA – L’assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sul salario dei lavoratori delle lavoratrici delle società BSF e BSC.

La domanda della consigliera Palumbo:

“Visto che in data 19 maggio la sottoscritta ha presentato una interrogazione P.G. 230460/2021 per chiedere informazioni in merito al mancato pagamento del salario collegato alla produttività per i lavoratori e le lavoratrici delle società BSF e BSC. I termini per la risposta alla suddetta interrogazione sono scaduti il 3 giugno e ad oggi non è arrivata alcuna risposta. L’art. 56 comma 3 del regolamento del Consiglio comunale prevede che: “in caso di mancata risposta entro i termini previsti o qualora l’interrogante si dichiari insoddisfatto o ritenga che la questione attenga alle funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, può richiederne la trattazione, nel corso delle sessioni di “question time”, con le modalità prescritte all’articolo 8”. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione: se sia a conoscenza di quanto sta accadendo ai lavoratori /lavoratrici di BSF e BSC. Cosa pensa di quanto sta accadendo nelle società BSF e BSC che erogano un servizio pubblico essenziale; se intende intervenire affinché le società BSF e BSC approvino a breve i bilanci e che venga erogato il pagamento del salario collegato alla produttività alle lavoratrici e ai lavoratori che, anche in questo periodo di emergenza, hanno mostrato disponibilità e professionalità”.

La risposta dell’assessore Conte:

“L’argomento è complesso. Provo a entrare nel dettaglio di alcune osservazioni, forse un po’ tecniche, in apertura, per poi provare a chiudere con dei ragionamenti sull’impegno della nostra Amministrazione. Il salario di produttività è bloccato per la mancata approvazione del budget da parte del Cda della società, pertanto non può essere sottoposto all’assemblea dei soci della quale il Comune detiene il 51% dei voti. La situazione è particolarmente complessa in quanto il personale ha oggettivamente, e su questo va il ringraziamento da parte dell’Amministrazione, lavorato con straordinaria intensità e professionalità durante un anno di grandissime difficoltà. Tutti noi lo sappiamo, sappiamo cosa è stato quel periodo, sappiamo qual è stata la capacità del nostro sistema di aiutare territori come quelli bergamaschi in un momento di grande difficoltà e complessità. Questo lo sottolineo perché in quel momento avevamo anche fatto delle verifiche interne organizzandoci e vedendo la capacità di tenuta del sistema, e qui ovviamente il ringraziamento va anche agli amministratori che hanno fatto le verifiche opportune. Anche l’approvazione del bilancio consuntivo è attualmente bloccata dalla mancata approvazione in Cda di un progetto di bilancio da sottoporre all’assemblea dei soci. Ovviamente il Comune auspica il superamento di questa situazione, ma si tratta di atti che devono essere approvati all’unanimità in Cda per norma statutaria, finora l’unanimità non è stata raggiunta pur essendo i documenti compiutamente elaborati dalla struttura e in presenza di una situazione economico-finanziaria molto favorevole, a conferma della competenza e bravura dei nostri operatori e di quanti lavorano.

Il salario di produttività sarebbe oltremodo meritato, ma è bloccato da questa mancata approvazione del budget. Aggiungo anche questo aspetto. Da parte dei consiglieri vengono posti dei quesiti a volte anche perché è necessario approfondire, perché nell’iter di discussione dei lavori interni all’Amministrazione occorre ogni tanto fare il punto ed evidenziare gli elementi. Quindi aggiungerei che ovviamente la situazione di criticità che si è generata all’interno del Cda è all’attenzione dell’Amministrazione da tempo, che sono in corso da mesi interlocuzioni tra soci per trovare una soluzione alle problematiche evidenziate, che però al momento non hanno portato a risultati fattivi. Tra l’altro, le controversie attivate dal socio privato in sede giurisdizionale non hanno sicuramente agevolato la trattativa. La situazione è comunque sempre monitorata dal Comune che, nella propria veste di socio, esperirà ogni tentativo utile a consentire la corresponsione ai dipendenti delle quote di salario accessorio dovute”.