Question Time, chiarimenti sui vaccini anti covid per le persone fragili

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BOLOGNA – L’assessore Giuliano Barigazzi ha risposto, in seduta di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sui vaccini anti covid per le persone fragili. La risposta è stata letta dall’assessore Aitini.

La domanda della consigliera Clancy
“Viste le notizie relative ai lunghi tempi di attesa per la somministrazione a domicilio dei vaccini anti Covid a persone non autosufficienti e impossibilitate a recarsi di persona presso i centri vaccinali; viste le notizie che riguardano la difficoltà di prenotazione del vaccino anti Covid per le persone con patologie; pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica amministrativa sul tema; per sapere se l’Amministrazione abbia informazioni e dati in merito; per sapere se e come l’Amministrazione si stia rapportando con l’Azienda sanitaria e la Regione Emilia Romagna per sollecitare la ricerca di soluzioni che consentano la riduzione dei tempi di attesa”.

La risposta dell’assessore Barigazzi letta dall’assessore Aitini
“Gentilissima, dal momento dell’apertura della prenotabilità alla vaccinazione per i cittadini di età superiore agli 80 anni ( circa 78.000 aventi diritto) è stata creata una lista, che dal 2 marzo è diventato un’agenda di prenotazione, in cui sono state convogliate tutte le richieste di vaccinazione a persona non autosufficiente, che nel mese di febbraio sono state circa 1800.

Poichè la prenotazione non descrive la situazione di non autosufficienza del richiedente, la risposta dell’AUSL di Bologna ha previsto l’istituzione di una Centrale di Presa in Carico di tali richieste che, tramite una prima telefonata di contatto va ad individuare le reali difficoltà ad accedere alla vaccinazione in sede territoriale, proponendo ove possibile un supporto al trasporto e accompagnamento alla sede vaccinale di maggior prossimità, mentre in caso di impossibilità di trasporto la richiesta viene reindirizzata al servizio domiciliare di competenza territoriale.

Ad oggi nella Centrale sono state processate circa 1250 richieste di vaccinazioni per persone non autosufficienti, di cui 350 sono state indirizzate al percorso domiciliare, 500 prenotate su sede territoriale con trasporto e 400 sono uscite dal percorso, poichè sono state autogestite dal richiedente.

Nell’Agenda di presa in carico sono presenti ulteriori 2900 richieste che verranno processate, e quindi le persone verranno contattate telefonicamente, nelle prossime settimane.

Un criterio fondamentale per l’assegnazione di un vaccino + trasporto è la possibilità di utilizzare mezzi, anche attrezzati per carrozzine e deambulatori, ma non di ambulanze, poichè queste rimangono a disposizione della cittadinanza e degli ospedali per il trasporto di pazienti acuti e Covid. Attività che è possibile grazie al prezioso e ampio contributo delle associazioni di volontariato dell’area metropolitana.

Rispetto al percorso di vaccinazione domiciliare, il Dipartimento di Cure Primarie in collaborazione con i MMG e i Servizi di Assistenza Domiciliare, sta identificando, su base distrettuale e di quartiere, il numero complessivo di assistiti e/o di nuclei familiari destinatari di vaccinazione domiciliare, che vengono inseriti nella programmazione quotidiana dei Team Vaccinali Domiciliari.

Per la definizione del programma delle sedute vaccinali domiciliari quotidiane, criteri fondamentali sono la geolocalizzazione delle abitazioni (compresi in un’area che limiti al massimo i tempi degli spostamenti) e la presenza di coniugi/care giver per ottimizzare le somministrazioni. Ad oggi sono 1300 gli ultraottantenni vaccinati a domicilio.

Non c’è dubbio che la domiciliarietà comporti la necessità di personale impiegato, medico e infermieristico e tempistiche che non favoriscono una campagna rapida.

È in fase di approvazione in tal senso un accordo con la medicina generale che prevede il coinvolgimento dei medici di famiglia per la vaccinazione dei pazienti domiciliari o con limitazioni di mobilità. L’attivazione di tale categoria resa possibile ora dalla pubblicazione dell’accordo regionale consentirà di accelerare la copertura di questa popolazione.

Infine per quanto riguarda la vaccinazione delle persone estremamente fragili (compresi le persone con disabilità legge 104) sono in via di definizione proprio in questi giorni le modalità di funzionamento del sistema di chiamata attiva che si intende realizzare e che verranno pubblicizzate entro la prossima settimana. In linea assai generale sono previste due fasi:
1) individuazione di pazienti vulnerabili da parte dei centri specialistici AUSL, AOSP e IoR e vaccinazione che inizierà il 24 marzo per circa 5000 persone.
2) subito dopo Pasqua l’attivazione, per tutte le persone nelle condizioni di fragilità previste dal piano, della chiamata attiva per la definizione degli appuntamenti vaccinali”.