Question Time, chiarimenti sui parametri per l’assegnazione degli alloggi popolari

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BOLOGNA – L’assessore Virginia Gieri ha risposto alle domande d’attualità dei consiglieri Umberto Bosco e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sui parametri per l’assegnazione degli alloggi popolari. La risposta è stata letta dall’assessore Alberto Aitini.

La domanda del consigliere Bosco
“Parametri assegnazione alloggi popolari. Alla luce dell’articolo di stampa, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede se ritenga che i parametri introdotti dal Comune di Ferrara violino norme regionali o nazionali”.

La domanda della consigliera Scarano
“. . Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere quali sono le motivazioni politiche oppure tecniche che inducono l’Assessore Gieri ad affermare che non pensa di modificare i criteri per premiare la residenzialità storica”.

La risposta dell’assessore Gieri letta dall’assessore Aitini
“Gentilissimo Consigliere, gentilissima Consigliera,
come è noto, i criteri per la concessione degli alloggi Erp discendono dalla delibera dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna 174/2018 ed in particolare può chiedere l’assegnazione un soggetto che abbia la residenza anagrafica o l’attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito territoriale da almeno tre anni. La stessa delibera prevede che i Comuni nei propri regolamenti, ai sensi della legge regionale 24/2001, possano incentivare nuclei con anzianità di residenza o attività lavorativa maggiori attraverso l’attribuzione di specifici punteggi.

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito l’incostituzionalità del requisito della residenza ultraquinquennale per l’accesso all’ERP come precedentemente stabilito da una legge della Regione Lombardia. Secondo la Corte, il requisito della residenza protratta per più di cinque anni non è sorretto da un’adeguata giustificazione perché quel dato non è, di per sé, indice di una elevata probabilità di permanenza, sia perché il “radicamento” sul territorio non può assumere una importanza tale da escludere qualsiasi rilievo al dato del bisogno abitativo del richiedente, che ovviamente attesta un’esigenza attuale e contingente dello stesso.
L’Amministrazione comunale ritiene che i criteri ad oggi vigenti siano coerenti con la visione strategica orientata al pieno sostegno alle politiche abitative pubbliche che prevede sinergicamente, da un lato massicci investimenti in termini di rigenerazione urbana ed ampliamento dell’offerta abitativa residenziale in termini di nuovi stock di alloggi, ripristini più efficaci e quindi celeri riassegnazioni delle unità abitative, dall’altro ingenti risorse proprie o di provenienza statale e regionale a sostegno dell’affitto anche in conseguenza degli effetti negativi del Covid sulla capacità economica delle famiglie. Pertanto è con questo insieme di azioni che l’Amministrazione intende dare risposta a tutte le fragilità e alle nuove sfide che la situazione particolare della pandemia ci chiede di affrontare.
Il bando per l’assegnazione dal 2021 si è chiuso il 30 dicembre scorso e pertanto l’analisi delle domande pervenute è ancora in corso. Sarà certamente un indicatore di come questo particolare ultimo anno ha inciso sulle capacità economiche dei residenti.
Per quanto riguarda invece lo specifico quesito del Consigliere, si deve evidenziare che non compete alla nostra Amministrazione la valutazione della legittimità degli atti del Comune di Ferrara, vi sono sedi e soggetti competenti per, eventualmente, appurarla”.