Question Time, chiarimenti sui centri estivi privati

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BOLOGNA – L’assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d’attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sul costo dei centri estivi privati e sulle iniziative del Comune.

Domanda della consigliera Clancy:

“Viste le notizie relative all’avvio dei campi e servizi estivi privati per bambini e ragazzi; vista la necessità di molte famiglie, nel perdurare della chiusura delle scuole e nell’attesa dell’apertura dei campi estivi a gestione convenzionata, di accedere ai questi servizi messi a disposizione dai privati; pone al Sindaco e alla Giunta, la seguente domanda di attualità per sapere se sia possibile prevedere contributi o agevolazioni che supportino le famiglie che siano dovute ricorrere ai servizi estivi privati in assenza di simili servizi in convenzione; per avere una valutazione politico amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema”.

Risposta dell’assessora Zaccaria:

“Gentile consigliera Clancy, il tema del costo dei centri estivi è molto importante e ci ha immediatamente impegnati, come avete visto il Sindaco ha già dichiarato che ha messo in campo ogni sforzo per reperire le risorse che consentiranno alle famiglie che aderiranno ai centri convenzionati con ISEE fino a 28 mila euro di avere le rette sostanzialmente azzerate. Il contributo per fasce d’età è invece quello che corrispondiamo ai gestori per il contenimento dei costi di gestione, che sono notevolmente aumentati, come tutti sapete, per le normative che attualmente dobbiamo rispettare. Dunque, il contributo che noi dobbiamo mettere in campo per fornire una offerta alla città equiparabile a quella dell’anno scorso, per aiutare i gestori a sostenere i costi e non gravare sulle famiglie, è davvero notevole e per questo le risorse che noi andremo a reperire finiranno nel nostro sistema di convenzionamento.

In merito all’apertura di centri privati, noi abbiamo fatto un bando a inizio anno, che abbiamo riaperto il 20 maggio, allargando le maglie delle qualifiche dei soggetti che potevano partecipare, sostanzialmente potevano partecipare tutti. Il bando ha avuto una prima scadenza, ma è ancora aperto fino al 15 e non c’è nessun limite alla partecipazione anche di questi centri privati al nostro sistema di convenzionamento, riuscendo così a gestire i costi in maniera da potere adeguare le tariffe.

Certamente noi abbiamo tempi tecnici e non siamo in grado di partire dall’8, ma le date che noi abbiamo annunciato di possibile apertura a partire dal 20-22 ce le hanno dette i gestori, sia storici che quelli che si sono aggiunti successivamente, sono quelle possibili per allestire in sicurezza e nel rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie l’apertura dei centri. Ci sono anche questioni organizzative molto rilevanti come il reperimento e la formazione del personale, il reperimento di tutta la strumentazione igienico-sanitaria, sono date che in qualche modo dipendono da loro, se ci fosse qualcuno in grado di organizzarsi prima non ci sarebbero vincoli in questo senso.

In più, per una valutazione di chi può fare cosa, mi sembra importante dire che secondo la normativa regionale, chiunque voglia aprire un centro estivo, non parlo di attività generiche che sono state autorizzate dalla linee guida, ma un centro estivo, anche un privato che decide che non partecipa per mille motivi alla nostra convenzione e ai nostri contributi, deve comunque fare una richiesta di autorizzazione al Comune per lo svolgimento dell’attività. Fino all’anno scorso questa era una SCIA, ma a parte il nome, resta il fatto che noi sappiamo chi sono anche quelli che non accedono al sistema dei contributi. A oggi di richieste ne sono arrivate tre e dobbiamo anche capire quali sono queste attività che possono iniziare prima, che caratteristiche hanno, se possiamo considerarle dei veri e propri centri estivi. Su questo mi limito a dati formali, ma in un momento come questo, in realtà, nella forma c’è il rispetto di tutta una serie di condizioni.

Rispetto alle risorse da un alto noi abbiamo messo in campo tutto gli sforzi possibili perché all’interno del nostro sistema, anche con una settimana da aspettare in più, ci siano costi accessibili alle famiglie, quasi inesistenti. Su una tariffa media di 90 euro che era quella degli anni scorsi, quest’anno in alcuni casi c’è davvero una piccolissima somma che deve essere versata dalle famiglie, in altri casi il contributo della famiglia è sostanzialmente azzerato, riteniamo dunque che l’accesso sia il più ampio possibile. Ricordo inoltre che le famiglie potranno utilizzare anche per i centri estivi privati il bonus baby-sitter, perché così è stato autorizzato, e anche questo è uno strumento per potere contenere le rette, che se sono effettivamente quelle degli articoli di stampa, ma su questo devo capire chi è che fa cosa e per quanto tempo per potere dire che quella attività rientra proprio in un centro estivo, comunque se le cifre fossero quelle si parlerebbe di un contenimento importante; altrimenti sarebbero riservate a famiglie con una capacità economica di livello, che non tutti si possono concedere soprattutto in un memento difficile come questo dove tante persone stanno ancora aspettando il pagamento di stipendi o hanno addirittura perso il lavoro.

È un tema molto importante, il sistema che abbiamo messo in campo quest’anno con questo sforzo enorme credo sia il giusto approccio per consentire a tutte le famiglie di partecipare. C’è proprio un accesso in base all’ISEE ai contributi, abbiamo avuto la necessità di trovare più sedi, ce lo siamo detti diversi volte, ma lo vederete nel giro di qualche giorno con l’uscita del bando, non solo i gestori che avevano aderito al primo bando hanno reperito ulteriori spazi, ma c’è stata l’adesione di nuovi gestori e quindi riusciamo davvero a fornire alla città un’offerta molto vasta e varia e speriamo che sia sufficiente. Vi dico anche che vogliamo dare un posto a tutti quindi nel caso verranno fatti ulteriori sforzi”.