Question Time, chiarimenti su donne e mondo del lavoro

50

BOLOGNA – L’assessore Marco Lombardo ha risposto, in seduta di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) su donne e mondo del lavoro.

La domanda della consigliera Lembi
“Visti gli articoli di stampa chiedo cortesemente al Sindaco e alla Giunta un’opinione politico amministrativa circa le affermazioni del Cardinale Zuppi relative all’importante aspirazione delle donne ad avere un figlio e ad avere un lavoro, come pure all’avere affermato che nella crisi economica le donne soffrono di più. Chiedo di conoscere gli assi di lavoro della Giunta in merito, con particolare riferimento al confronto con sindacati, parti sociali, impresa circa l’evidenza del prezzo che le donne pagano in questa crisi pandemica”.

La risposta dell’assessore Lombardo
“Ringrazio la consigliera Lembi perché così affrontiamo nuovamente un tema che, come la consigliera sa, sta molto a cuore dell’Amministrazione e rappresenta una priorità del nostro mandato amministrativo, cioè la qualità del lavoro. E la qualità del lavoro presuppone la legalità, la regolarità, ma anche il contrasto alle ingiustizie sociali e tra queste vi annovero le discriminazioni di genere nel mercato del lavoro. Condivido moltissimo le dichiarazioni del cardinale Zuppi, non è concepibile, nel 2020, in nessun Paese del mondo e soprattutto in Italia, che ci possa essere ancora l’alternativa tra diventare genitori ed essere madri o tra essere lavoratori o lavoratrici, perché non è ammissibile l’alternatività tra due aspirazioni così forti, così giuste e importanti per tutti noi.

Sappiamo che il rischio di acuirsi delle disuguaglianze di genere dovute alla crisi è una realtà. Io l’avevo già affermato, se vi ricordate, a maggio dell’anno scorso, dicendo che gli effetti sociali della crisi rischiavano di scaricarsi sulle parti più deboli del mercato del lavoro, sui giovani, sulle donne e sulla fascia dei lavoratori over 50, quelli più a rischio. Purtroppo i dati certificano questa situazione. Qualche settimana, all’interno di una commissione consiliare presieduta dalla consigliera Li Calzi, c’è stata proprio – su sua richiesta – una udienza conoscitiva in cui abbiamo avuto modo di interloquire sui dati della dottoressa Lillo dell’Ispettorato del lavoro. Proprio per questo la dimensione del fenomeno ci deve destare molta attenzione, molta preoccupazione, ma anche molta prudenza rispetto a tutte le eventuali denunce e segnalazioni che vengono fatte, proprio perché l’accertamento della situazione aziendale è il presupposto per poterci muovere. Ma non possiamo muoverci caso per caso, dobbiamo muoverci in maniera strutturale. Ed è per questo che colgo anch’io l’occasione su alcuni elementi importanti che sono successi proprio dal punto di vista strutturale che voglio segnalare: per primo è uscito il nuovo Patto regionale per il lavoro e per il clima, in cui il focus sulla buona occupazione, così come avevamo richiesto, diventa fondamentale. La stessa cosa per il tema della transizione ambientale, energetica e del contrasto all’inquinamento ambientale e ai cambiamenti climatici. Ci sono. in diversi punti del patto, delle azioni concrete, che vengono richiamate proprio per contrastare gli effetti di diseguaglianza dovuti alla pandemia, in particolare in collaborazione con il tavolo regionale permanente per le politiche di genere a l’associazionismo diffuso sul nostro territorio anche sui temi del contrasto alle discriminazioni di genere. Tra i punti richiamati nel Patto per il lavoro, c’era la qualità e la stabilità del lavoro femminile, ma anche l’eliminazione dei divari salariali di genere, il famoso gender gap, i percorsi di carriera, la formazione, l’imprenditoria femminile, la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro e i tempi di vita familiare anche attraverso il rafforzamento della rete dei servizi, la migliore distribuzione del carico di cura e gli interventi in materia di orari e tempi delle città e il contrasto a tutte le discriminazioni e violenze di genere e omotransfobia. Queste sono alcune delle azioni che sono presenti nel patto per il lavoro e per il clima, noi abbiamo dato il nostro contributo fattivo alla discussione di questo tavolo attraverso il Comune e attraverso la Città metropolitana. Proprio ieri vi segnalo che è stata firmata la convenzione tra il Comune di Bologna e Confindustria Emilia-Area Centro per l’avvio del progetto sull’utilizzo della piattaforma digitale destinata alla formazione dei lavoratori e ricordo che in un’azione specifica è prevista la collaborazione delle reti di imprese impegnate nel contrasto alle disuguaglianze di genere nei luoghi di lavoro, proprio per attuare una misura concreta, rapida e specifica per la formazione professionale, affinché non siano le donne a continuare a pagare di più il prezzo della crisi. Inoltre c’è un’interlocuzione in corso, dal punto di vista tecnico-amministrativo, per dare continuità al progetto che riguardava situazioni di donne vittime di violenze ed esteso non solo a quelle che in qualche modo fanno parte di una comunità, ma a tutte le donne vittime di violenze, sapendo che questi dati sono aumentati anche a causa delle restrizioni delle misure anti covid, proprio un progetto legato all’inserimento lavorativo.

Infine ricordo che è operativo, a partire da gennaio ed è già stato approvato con una delibera di Giunta, un piano specifico, un’azione di Insieme per il lavoro per estendere gli interventi di questo patto non solo a chi è alla ricerca del lavoro, ma anche per chi rischia di perdere il lavoro a causa degli effetti sociali ed economici della pandemia, sapendo che la maggior parte dei potenziali beneficiari di queste azioni possono essere proprio le donne.
Quindi per rispondere alla consigliera, ci sono diversi interventi e diverse azioni messe in campo, bisogna uscire dalla logica legata alla dittatura dell’emergenza e avere una visione più strutturale. Ricordo che ho firmato la petizione anche per l’utilizzo del 50% delle risorse del Recovery Fund proprio sul tema della tutela di genere e penso che di queste azioni il Consiglio comunale, in tutte le sue attività, debba essere costantemente aggiornato, proprio per far sì che quel livello di occupazione femminile sia sempre un vanto del nostro territorio e della nostra città”.