Question Time, chiarimenti su congedi, buoni baby sitter e smart working

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BOLOGNA – L’assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) su congedi, buoni baby sitter e smart working.

La domanda della consigliera Lembi
“Visti gli articoli di stampa invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico-amministrativa circa il fatto che Congedi e Buoni baby Sitter siano negati a chi è in smart working. Chiedo quali siano le valutazioni e le ricadute di questo in Comune a Bologna e cosa intenda fare par farvi fronte”.

La risposta dell’assessora Zaccaria
“Torniamo su un tema difficile e spinoso che è quello i strumenti e di politiche per il lavoro che sono formalmente neutri, ma che in realtà sappiamo invece essere strettamente collegati al genere, soprattutto per l’organizzazione della maggior parte – non tutte per fortuna – delle famiglie anche della nostra città. Nella ripartizione dei compiti di cura, ancora quasi integralmente a carico delle donne, passa ancora in modo poco chiaro che nel momento in cui si deve stare collegati per alcune ore, garantendo produttività, attenzione e tutto quello che serve per lavorare, diventa molto difficile allo stesso tempo occuparsi, invece, di quei compiti di cura che, come dicevo, sono ancora prevalentemente svolti ancora dalle donne all’interno delle famiglie. Personalmente, sono d’accordo su fatto che negare il congedo e l’assegno baby sitter a chi lavora in smart workibg è evidentemente un errore e una confusione, cioè si confonde il lavoro agile con il lavoro in remoto da casa. Ringrazio molto il collega Lombardo che mi ha aiutato a pensare una risposte, per capire quali sono gli ambiti in cui ci possiamo muovere quando parliamo di politiche del lavoro. Mi ha ricordato che dal novembre 2019, quindi prima della pandemia, l’Amministrazione comunale ha istituito un tavolo sul lavoro agile, SmartBo, in collaborazione con il Dipartimento Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il tavolo oggi rappresenta oltre 50 organizzazioni pubbliche e private, che rappresentano oltre 120 mila lavoratori e promuove un uso corretto sotto ogni profilo del lavoro agile, secondo un metodo chiamato Core: cultura, organizzazioni, regole e modello economico. È certamente questa la sede in cui possiamo essere a disposizione come tavolo SmartBo per collaborare con la Regione proprio per sostenere anche della attività emendative rispetto alla legislazione in vigore, da portare nei tavoli nazionali, perché è evidentemente necessario un approfondimento per togliere la confusione che si fa quando si parla genericamente di “lavoro da casa”. Ovviamente, tenendo conto che qui di neutro c’è poco e come abbiamo detto in moltissime occasioni, sono le donne quelle che hanno maggiormente subito l’impatto della pandemia sotto molti profili. Uno è certamente questo. Il presupposto è che si riconosca la realtà delle cose: che sarà un po’ colpa del fatto che le donne sanno fare molte cose insieme, ma va riconosciuto questo carico di lavoro sulle donne, di lavorare da remoto, accudire tutti, pulire casa e svolgere tutti i compiti che normalmente le donne svolgono”.