Bologna

Qualità dell’aria, tutte le informazioni per chi utilizza generatori di calore alimentati a biomasse

Dall’1 ottobre al 31 marzo 2019 scattano le limitazioni nell’ambito del “Piano Area Integrato Regionale 2020”

BOLOGNA – Con l’autunno tornano le misure per la tutela e il risanamento della qualità dell’aria. Dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 il Comune di Bologna, nell’ambito del PAIR “Piano Area Integrato Regionale 2020”, mette in campo un complesso di provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico e in particolare per la riduzione delle concentrazioni di PM 10 nell’aria.

Dopo i primi provvedimenti riguardanti la mobilità cittadina per limitare la circolazione di veicoli inquinanti, il Sindaco Virginio Merola ha firmato oggi l’ordinanza che fissa le regole di utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomasse.

Nel periodo dell’ordinanza, nelle unità immobiliari dotate di riscaldamento multi combustibile, non si potranno utilizzare biomasse legnose nei generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a “2 stelle”, così come definito nell’Allegato I del Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 186 del 7 novembre 2017, e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti.

E ancora, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW, si potrà esclusivamente utilizzare pellet certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un organismo di certificazione accreditato, oltre che di rispetto delle tipologie di combustibile previste dal decreto legislativo 152/2006, ossia materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine, granulati e cascami di sughero vergine, tondelli, non contaminati da inquinanti.

Previste inoltre misure emergenziali attuabili esclusivamente a seguito delle verifiche effettuate da ARPAE. Se tali verifiche evidenziano, nel Comune di Bologna o in un comune dell’area metropolitana con popolazione superiore a 30.000 abitanti, il superamento continuativo per 4 giorni del valore limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di PM10, è previsto il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa, in presenza di un impianto alternativo, con classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle”, il divieto di combustione all’aperto di qualsiasi tipologia e l’abbassamento del valore massimo della temperatura negli ambienti riscaldati che non deve superare i 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative, associative o di culto, nelle attività commerciali e che non deve superare i 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali. Se il superamento del valore limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di PM10 perdura per oltre 10 giorni, è previsto il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa, in presenza di un impianto alternativo, con classe di prestazione emissiva inferiore a “4 stelle”.

Queste misure nascono dai fattori di emissione forniti da ARPAE sulle biomasse legnose da cui si evince che un caminetto acceso emette polveri come 4.000 caldaie a gas.

Nel caso in cui i giorni di controllo e di emissione dell’eventuale ordinanza di attivazione delle misure emergenziali ricadano in giornate festive, il giorno di controllo e di decorrenza delle ulteriori limitazioni vengono rimandati al primo giorno successivo non festivo, sabato escluso.

ARPAE provvederà inoltre a effettuare delle proiezioni su base statistica che permettano, in caso di previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria favorevoli alla riduzione delle concentrazioni in aria di PM10, di non attivare le misure emergenziali nonostante i 4 giorni di superamento consecutivi. Le verifiche e le previsioni effettuate da ARPAE sono rese note mediante pubblici avvisi, ai sensi della normativa vigente (PAIR 2020), e disponibili sul sito www.arpae.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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