Modena

Provincia di Modena: Bomporto, sabato 11 novembre inaugura il nuovo ponte

Intanto parte la demolizione del vecchio ponte

MODENA – A Bomporto inaugura sabato 11 novembre il nuovo ponte sul Panaro; sono terminate, infatti, in questi giorni le ultime opere complementari sulla viabilità di accesso e sulle due piste ciclabili previste sulla nuova infrastruttura, aperta al traffico dal 14 ottobre.
Intanto, nella mattina di mercoledì 8 novembre, è iniziato l’intervento di demolizione del vecchio ponte che proseguirà nei prossimi giorni.

All’inaugurazione, in programma dalle ore 12, parteciperanno Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, i sindaci di Bomporto Alberto Borghi e di Ravarino Maurizia Rebecchi.

Come sottolinea Muzzarelli «con questa opera completiamo gli interventi sui ponti lungo la viabilità provinciale, danneggiati dal sisma. Questo è stato l’unico ponte da ricostruire completamente, ma l’impegno è stato comunque importante e reso possibile grazie ai fondi per la ricostruzione», mentre i sindaci evidenziano come l’opera «rende più sicuri e snelli i collegamenti tra Bomporto e Ravarino, ma soprattutto tra il territorio bolognese e modenese. Una opportunità in più, quindi, per tutta l’economia del territorio e per le attività commerciali, senza trascurare i vantaggi per gli alunni delle scuole medie di Bomporto residenti a Bomporto».

Con il nuovo ponte, infatti, si sono più che dimezzati i tempi di percorrenza dello scuolabus costretto, dopo il sisma, a un lungo percorso alternativo, a causa della chiusura del vecchio ponte ai mezzi pesanti per motivi di sicurezza.

Il nuovo ponte, realizzato dalla ditta AeC di Mirandola per conto della Provincia, presenta un quadro economico di oltre quattro milioni di euro, finanziati dalla Regione con le ordinanze post sisma.

L’opera è a campata unica di 80 metri e due archi di altezza di 12 metri circa con una carreggiata larga 14 metri a due corsie e due piste ciclopedonali laterali; l’eliminazione delle pile intermedie in alveo comporterà anche un significativo miglioramento dal punto di vista idraulico.

L’imponente struttura metallica ha un peso di oltre 500 tonnellate; in luglio, dopo essere stata assemblata in un terreno attiguo, è stata trasportata sul fiume con una spettacolare operazione, impiegando uno speciale sistema di carrelli e martinetti idraulici.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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