Provincia di Modena: Giro under 23, il 7 giugno con la tappa Fanano-Sestola, il grande ciclismo ritorna nell’Appennino modenese

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MODENA – Il grande ciclismo ritorna sulle strade dell’Appennino modenese con la 44^ edizione del Giro d’Italia Giovani Under 23; lunedì 7 giugno, infatti, è in programma la quinta tappa della corsa che si svolgerà con partenza da Fanano e arrivo a Sestola, percorrendo parte del tracciato della recente tappa del Giro d’Italia dell’11 maggio scorso.

La tappa modenese, che viene organizzata con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, è stata presentata alla stampa, lunedì 24 maggio, nella sede della Provincia, con la partecipazione on line anche del commissario tecnico della nazionale italiana di maschile di ciclismo Davide Cassani; hanno partecipato all’incontro Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, Marco Bonucchi, sindaco di Sestola, Stefano Muzzarelli, sindaco di Fanano, Marco Selleri, direttore del Giro giovani, e Marino Amadori, ct della nazionale under 23 di ciclismo.

Sarà una nuova opportunità, ha sottolineato Tomei, «per valorizzare il nostro territorio e l’Appennino in particolare; siamo orgogliosi di ospitare una corsa così importante e la scelta degli organizzatori rappresenta il riconoscimento della nostra capacità di attrarre grandi eventi», concetti ripresi anche dal sindaco di Sestola Bonucchi nel sottolineare che queste iniziative «rappresentano un traino fondamentale per il turismo, soprattutto quello legato alle due ruote, in vista di un’estate importante per la ripresa di questo settore» e dal sindaco di Fanano Muzzarelli che ha ricordato come l’Appennino modenese sia «un luogo ideale per praticare tutte le discipline legate alla bici, grazie ai i numerosi percorsi dedicati alla mountain bike, mentre i cicloturisti trovano una rete stradale molto varia che attraversa scenari naturali unici a patire dal monte Cimone».

Nel suo saluto in collegamento dal Giro d’Italia, il ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani ha parlato della tappa modenese del Giro giovani che «segue nella parte finale quella recente del Giro professionisti vinta da Dombrowsky. Il Giro giovani – ha aggiunto – è fondamentale per la crescita dei nuovi talenti del ciclismo nazionale ed eventi come questo rappresentano anche una opportunità importante per il rilancio turistico».

Amadori ha sottolineato che «la tappa modenese arriva subito dopo la tappa a cronometro di 25 chilometri consentendo agli scalatori di recupera i distacchi accumulati. Il ciclismo – ha aggiunto – è uno sport all’aria tuttora in crescita tra i giovani con tutte le sue diverse specialità».

Nel suo intervento Selleri ha ricordato che negli ultimi quattro anni sono passati dal Giro giovani i migliori talenti italiani oggi tra i professionisti, oltre a stranieri già vincenti a livello World tour come Vlasov, ora protagonista al Giro, evidenziando che l’evento «consentirà al movimento ciclistico italiano di crescere, farsi conoscere al grande pubblico e confrontarsi con i migliori under 23 al mondo».

Hanno partecipato in passato al Giro U23 diversi talenti italiani ora professionisti come Aleotti, Colleoni, Covi, Affini, Conca, Tiberi, Bagioli, Battistella e Fancellu e stranieri come Pidcock, Almeida, Sivakov e Hindley.

Tra gli italiani attesi quest’anno ci sono Martinelli, Benedetti, Zambanini, Nencini, Colnaghi, Gazzoli, Rastelli, Baroncini.

Tutte le informazioni sulla manifestazione sono disponibili nel sito della manifestazione www.giroditaliau23.it.

Dieci tappe dal 3 al 12 giugno. La quinta tappa da Fanano a Sestola con tre GPM

Il Giro d’Italia Giovani Under 23 parte il 3 giugno da Cesenatico per concludersi il 12 giugno a Castelfranco Veneto, dopo aver attraversato cinque regioni; partecipano 32 squadre di cui 17 straniere.

Questa è la 44^ edizione, la quinta organizzata dal gruppo Extragiro, composto dalla Nuova Ciclistica Placci e da Communication Clinic.

L’edizione del 2021 è stata disegnata su dieci tappe, con molta varietà di percorsi, adatta a svariate interpretazioni tattiche: quattro arrivi in salita, una cronometro molto lunga e tecnica, tappe lunghe e mosse.

A vincere nel 2020 è stato l’inglese Thomas Pidcock, quest’anno protagonista tra i professionisti.

La quinta tappa da Fanano a Sestola è tra le più attese in ottica classifica generale.

I primi 50 chilometri sono per buona parte in leggera discesa, fino a quando a Osteria Vecchia si comincia a salire verso il gran premi della montagna di seconda categoria di Sant’Antonio di Pavullo.

Da lì in avanti è un continuo susseguirsi di salita e discesa, senza spazio per il recupero; dopo l’intergiro di Mocogno si sale verso Lama Mocogno, poi discesa fino a Ponte del Prugneto: qui mancano 25 chilometri molto impegnativi fino al traguardo con due gpm di prima categoria nel finale: Poggioraso (a 13 chilometri dal traguardo) e Colle Passerino, a due chilometri dalla fine, salita percorsa anche dalla recente tappa del Giro professionisti.

Sestola ha già ospitato un arrivo di tappa del Giro d’Italia Giovani nel 2018: a vincere in solitaria fu l’austriaco Markus Wildauer.