Modena

Provincia di Modena: dissesti sulle strade provinciali in Appennino,

1,5 milioni di euro dalla Regione per le frane sulle strade e ponte Samone

MODENA – Ammontano a quasi un milione e 500 mila euro le risorse messe a disposizione della Provincia dalla Regione per realizzare quattro interventi contro il dissesto idrogeologico sulle strade provinciali dell’Appennino e per il ripristino del ponte Samone sulla provinciale 26 a Guiglia, interrotto dal 6 dicembre scorso per i danni provocati dal maltempo (vedi comunicato stampa n. 115).

I fondi sono previsti nella prima variazione di bilancio, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale.

Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «si tratta di risorse importanti che consentiranno di riaprire il ponte Samone, infrastruttura strategica di collegamento tra la provinciale Fondovalle e l’Appennino est Panaro, sulla quale i lavori sono in corso, e mettere in sicurezza alcuni tratti sulle strade provinciali dove si sono verificati fenomeni di dissesto. Queste risorse si aggiungono a quelle messe in campo dalla Provincia per la manutenzione e il ripristino di strade provinciali in montagna, tuttavia per risolvere il problema del dissesto idrogeologico in Appennino nel suo complesso, dalle strade comunali alla sicurezza di versanti, borghi e abitazioni in zone critiche, serve un piano nazionale da finanziare anche con le risorse del Recovery fund».

Con le risorse regionali, provenienti dalla Protezione civile, saranno realizzati il consolidamento di una briglia a valle del ponte Savoniero sul torrente Dragone, lungo la provinciale 28 a Palagano; il ripristino di un tratto della provinciale 26 a Pavullo, un analogo intervento lungo la provinciale 24 a Prignano nella località Casa Aloia e il consolidamento di un muro di sostegno danneggiato, sulla provinciale 324 del passo delle Radici a Sestola.

Oltre alle risorse regionali per la viabilità provinciale di montagna, nella variazione di bilancio si accertano maggiori entrate per un contributo di 65 mila euro della Fondazione Cassa di risparmio di Modena destinato alla ristrutturazione dell’aula magna del liceo Muratori-San Carlo e gli introiti delle sanzioni per eccesso di velocità sulle strade provinciali nel comune di Maranello, pari a quasi 190 mila euro, da investire sulla viabilità del territorio.

Nella manovra si prevede anche una spesa di 97 mila euro per la progettazione definitiva del nuovo ponte dell’Uccellino, che sarà eseguita dalla Provincia come previsto dall’accordo con i Comuni di Modena e Soliera sulla realizzazione dell’opera.

I LAVORI SUL PONTE SAMONE: IN CORSO LA RICOSTRUZIONE DEGLI ARCHI CROLLATI

Prosegue l’intervento della Provincia per il ripristino del ponte Samone sulla strada provinciale 26 tra Pavullo e Guiglia, dove in questi giorni sono in corso le opere di consolidamento delle due pile centrali danneggiate, attraverso la realizzazione di tiranti in acciaio; una volta completata questa fase, che si concluderà nei prossimi giorni, si procederà con il montaggio della struttura di sostegno degli archi lesionati, quindi si avvierà la fase di ricostruzione.

L’intervento, realizzato dalla ditta Covema di Castelfranco Emilia, partito all’inizio di marzo, quando è terminata l’operazione di deviazione del fiume proprio per consentire i lavori, ha una durata prevista di circa sei mesi per un importo di oltre 750 mila euro.

In una seconda fase si interverrà con un ulteriore intervento di manutenzione sulle altre quattro pile, dal costo di circa 700 mila euro, per il quale sono già state avviate le procedure per il finanziamento da parte della Protezione civile regionale.

L’infrastruttura sul fiume Panaro fu realizzata dalla Provincia nel 1947 sulle pile del ponte ottocentesco, distrutto durante le guerra, ed entrato in servizio agli inizi del secolo scorso, quando venne finalmente aperta la strada Gainazzo-Ponte di Samone-Castagneto di Pavullo, diventata provinciale nel 1960.

Il ponte è lungo oltre 100 metri con sei campate, è costruito in calcestruzzo con murature e rostri circolari in pietra lavorata.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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