Prosegue il “porta a porta” contro la zanzara tigre a S. Egidio e alle Vigne

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comune-cesenaCESENA – Dopo la pausa di Ferragosto, lunedì 20 agosto riprende nel quartiere Cervese Sud – più precisamente nelle zone di S. Egidio e delle Vigne – l’attività di informazione “Porta a porta – Tutti in rete contro la zanzara tigre 2018”.

L’iniziativa è partita in maggio e, grazie al coinvolgimento di un gruppo di volontari italiani e stranieri, mira a diffondere fra i residenti delle due zone i comportamenti più corretti per combattere il fastidioso insetto, migliorando prevenzione e conoscenza. Un’esigenza che si ripropone ogni estate, ma che adesso è diventata particolarmente pressante, dopo i casi di West Nile virus registrati nel territorio romagnolo. Infatti, anche se questo virus è trasmesso dalla zanzara comune (culex pipiens), le modalità di lotta alla proliferazione coincidono con quelli per la zanzara tigre (aedes albopictus).

Il progetto informativo (che segue quello realizzato due anni fa nel quartiere Fiorenzuola) è promosso e coordinato dal settore Ambiente del Comune di Cesena in collaborazione con i Servizi Sociali, l’Ausl e il Quartiere e con il finanziamento di Arpae, e proseguirà per tutta la stagione estiva, fino a settembre/ottobre, periodo di proliferazione dei focolai di zanzare.

I volontari, prima di iniziare questa attività, sono stati addestrati da personale esperto dell’Ausl, che monitora e controlla il loro lavoro.

Muniti di cartellino di riconoscimento e di un ben visibile gilet giallo, i volontari visitano tutte le abitazioni del quartiere e, in particolare, quelle dotate di cortile o giardino, per fornire indicazioni utili e suggerire piccoli interventi e consigli pratici su come limitare la proliferazione di zanzare nei giardini, cortili, aree esterne private; dove possibile, verificheranno la presenza di ristagni d’acqua favorevoli allo sviluppo di focolai larvali e, se necessario, potranno anche effettuare direttamente il trattamento con le pasticche di prodotto antilarvale.

Si ricorda che gli operatori non sono autorizzati ad entrare all’interno delle abitazioni private, né a chiedere compensi per l’attività svolta.

Ai residenti di S. Egidio e delle Vigne è richiesta la collaborazione nell’accogliere i volontari e l’impegno a dare continuità alle buone pratiche che verranno loro illustrate.