“Profumo di terra bagnata” il 19 e 20 gennaio a Teatri di Vita – Bologna

31
Sanam Naderi

L’attrice iraniana Sanam Naderi porta la voce delle donne dell’Iran tra oppressione e speranza

BOLOGNA – Una donna reclusa, la paura e la speranza: in “Profumo di terra bagnata” l’attrice iraniana porta una scheggia della condizione femminile del suo popolo, che in questi mesi sta lottando al grido di “Donna Vita Libertà” per ottenere dignità e diritti. Un monologo intenso, scritto e interpretato da Sanam Naderi e diretto da Francesco Simonetta, in scena giovedì 19 e venerdì 20 gennaio, alle ore 21, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it).

Lo spettacolo è inserito nella stagione “Ouroboros” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero della Cultura.

C’è un popolo che in questi giorni sta lottando per la libertà contro un regime violento, in una lotta che è partita dalle donne e dai loro diritti, al grido di “Donna Vita Libertà”. L’Iran sta vivendo i suoi momenti più drammatici della storia recente, spesso nell’indifferenza o nella paralisi del mondo che lo circonda. Ma le donne e il popolo dell’Iran continuano a invocare a gran voce la necessità di un cambiamento. Anche attraverso l’arte.

Ecco allora la potente testimonianza di un’artista, che già Teatri di Vita ha ospitato durante il festival Cuore di Persia di 7 anni fa, Sanam Naderi, in un monologo di grande intensità, che ha come protagonista una donna, figlia di un padre mai conosciuto, abbandonata troppo presto al suo destino, sola in un mondo dove il proibito risveglia i desideri. Impaurita, isolata misteriosamente dal resto del mondo, vola con la fantasia, nel profumo dei ricordi e nei suoi colori per allontanare il gelo e l’oscurità, accompagnata dalla speranza della salvezza e di un futuro migliore, in attesa di un destino: forse la vita, forse la morte.

Sanam Naderi è attrice, traduttrice e scrittrice iraniana, e ha lavorato in Italia, in Iran e in diversi paesi europei, con il Teatro dell’Argine e i Cantieri Meticci di Bologna e la Compagnia Moj Theatre di Teheran. Ha tradotto e pubblicato in farsi diversi testi tra cui I gemelli veneziani di Carlo Goldoni e Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. È autrice e regista di diversi spettacoli tra cui “Open” che ha debuttato al Teatro Testoni Ragazzi di Bologna.

Francesco Simonetta è fondatore della compagnia teatrale KIN31 nella quale lavora anche come attore e regista, e cofondatore della compagnia teatrale Cantieri Meticci, per cui lavora come attore, regista e guida di laboratorio.