Bologna

Presepi in città, itinerari alla riscoperta dell’antica tradizione bolognese

Martedì 26 dicembre il primo appuntamento

BOLOGNA – Passeggiare per Bologna alla riscoperta di un’antica tradizione popolare ancora viva, quella del presepe, che ha coinvolto nei secoli anche artisti di primo piano nel realizzare figure di alta qualità, con la terracotta come materia protagonista. Questo l’invito di Presepi in città, che propone 4 passeggiate di due ore tra i 41 presepi sparsi in palazzi, chiese e cortili.

Tra di essi, “La Sacra Natività di Palazzo d’Accursio” di Luigi Enzo Mattei, che si pone nel solco della grande tradizione fittile bolognese, valorizzandola e insieme rinnovandola, allestito nel cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio fino al 7 gennaio 2018, si potrà visitare tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30.

Le passeggiate per presepi, a cura del Comune di Bologna e guidate dai ricercatori del Centro Studi per la Cultura Popolare, sono gratuite e della durata media di due ore e saranno ogni volta diverse, pur non esaurendo tutti i siti. La partenza è sempre alle ore 15.30, cambiano i luoghi di ritrovo: martedì 26 dicembre i punti sono due, il Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio e il Museo Davia Bargellini; lunedì 1 gennaio 2018 i punti sono la Basilica Santi Bartolomeo e Gaetano e la Chiesa di San Giacomo Maggiore; sabato 6 gennaio, si parte dal Museo della Beata Vergine di San Luca, e infine domenica 7 gennaio 2018 il punto di ritrovo sarà la Cattedrale di San Pietro e dalla Basilica di San Petronio.

Fino al 14 gennaio, al Museo Davia Bargellini in Strada Maggiore 44, si potrà visitare la mostra “La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti”, curata da Mark Gregory D’Apuzzo dei Musei Civici d’Arte Antica e Nicoletta Barberini Mengoli in collaborazione con Fernando e Gioia Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare).

L’esposizione di un presepio di collezione privata, realizzato dalla fabbrica bolognese dei Minghetti (1850-1989), consente di portare alla luce un aspetto poco noto dell’attività di questa illustre manifattura artistica, conosciuta principalmente per le preziose maioliche, molto apprezzate anche in Europa e negli Stati Uniti. Intende inoltre far riemergere la memoria di una produzione, quella di statuette presepiali, cui la celebre famiglia di ceramisti si dedicò, recuperando una consolidata tradizione artigianale e artistica locale.
Oltre al gruppo di tredici statuette del presepio esposto, pochi altri ne restano oggi a testimoniare un’attività documentata per altro dalle fotografie a corredo dei listini di vendita della Manifattura Minghetti, in cui si riscoprono proprio i prototipi dei nostri esemplari: ad esempio il presepio della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di Bologna o quello della chiesa di San Pietro in Casale, che conta qualche statuetta in più.

Il presepio in mostra si compone di statuette di piccola e media grandezza, realizzate in terracotta a stampo, dipinta a freddo e poi rifinita a mano. Le figure variano per dimensioni dai 20 ai 40 cm e riprendono nelle tipologie e nelle caratteristiche la tradizione affermatasi a Bologna grazie all’opera di insigni scultori, come Angelo Gabriello Piò, Filippo Scandellari, Giacomo De Maria e Gaetano Catenacci.

Nel presepio esposto, oltre alla Natività con la Madonna e il Bambino, modellati in un unico blocco, sono presenti i tre Re Magi e altri personaggi che per consuetudine narrativa partecipano alla gioia della nascita di Gesù, accorrendo a rendergli omaggio. Tra queste l’Ovarola, la contadinella che porta al Bambino le uova come dono e per nutrimento; il Dormiglione appesantito dal vino bevuto, come solitamente rivela la fiasca che gli sta vicino ad eccezione del nostro esemplare, che sonnecchia indifferente nonostante la confusione generata dall’evento; e la Meraviglia, la donna del popolo che, stupita dalla nascita del Bambino, a braccia aperte la annuncia al mondo.

Anche le altre figure di contorno rientrano nella tradizionale messa in scena della Notte di Betlemme e dell’Epifania, come già accade per altri esemplari in terracotta, che fanno parte della raccolta permanente del Museo Davia Bargellini, posti in questa occasione in dialogo con le statuette Minghetti.

Info: www.museibologna.it/arteantica

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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