Por Fesr: A Unibo va quasi un terzo dei fondi messi a disposizione

Il nuovo bando del Programma operativo regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 premia l’Alma Mater con 26 progetti finanziati in tutti e cinque i settori previsti

BOLOGNA – Sono in tutto 26 i progetti che coinvolgono l’Università di Bologna finanziati dal nuovo bando del Programma operativo regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr) 2014-2020. Di questi ben 9 vedono l’Alma Mater partecipare in qualità di coordinatore. Un risultato che permetterà all’Ateneo di usufruire di circa 10 milioni di euro, quasi un terzo del totale degli oltre 35 milioni messi a bando dalla Regione Emilia-Romagna.

Il Por Fesr 2014-2020 – che dispone in totale di quasi 482 milioni di euro di risorse – punta a sostenere la capacità di innovazione e la qualità dello sviluppo a livello regionale. Il nuovo bando si concentrava in particolare su agroalimentare, edilizia e costruzioni, industrie culturali e creative, meccatronica e motoristica, salute e benessere. L’Università di Bologna sarà presente con diversi progetti in tutti i settori, portando avanti in particolare un ruolo di coordinatore su 3 progetti nell’agroalimentare, 2 in salute e benessere, 2 in meccatronica e motoristica, 1 per edilizia e costruzioni e 1 per industrie culturali e creative.

“Si tratta indubbiamente di un successo significativo di Unibo nel campo della ricerca industriale a livello regionale”, dichiara il prof. Fabio Fava, delegato per la ricerca industriale, cooperazione territoriale e innovazione. “Un successo – aggiunge il prof. Antonino Rotolo, prorettore per la ricerca – che fa ben sperare per il futuro e che ci stimola a sostenere e rilanciare le politiche Unibo di ricerca in collaborazione col mondo produttivo e imprenditoriale”.

L’esito del nuovo bando conferma così il posizionamento centrale dell’Alma Mater tra gli attori coinvolti nello sviluppo del territorio a tutti i livelli. Già nel precedente programma – Por Fesr 2007-2013 – l’Ateneo si era distinto riuscendo ad assicurarsi quasi un quarto delle risorse stanziate per la ricerca dalla Regione Emilia-Romagna. Fondi destinati in particolare al trasferimento tecnologico, che sono andati a finanziare i laboratori di ricerca industriale Unibo su aeronautica, agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccanica avanzata e materiali, energia e ambiente, ICT, scienze della vita e tecnologie per la salute.

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Redazione

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