Piacenza, albanese agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali

L’indagine e l’intervento nei giorni scorsi della Polizia Municipale

PIACENZA – Da anni maltrattava e picchiava la moglie, minacciandola di morte: “speriamo che mi arrestino altrimenti ti ammazzo, questa storia finisce con i morti e la mia famiglia finisce in tragedia”, queste le frasi che il marito rivolgeva quotidianamente alla donna, ormai ridotta in uno stato di sottomissione tale da rifiutare di denunciare quello che le stava accadendo, al punto da giustificare con i medici del pronto soccorso le lesioni riportate con cadute accidentali. È quanto è stato scoperto dall’attività d’indagine svolta dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale che, nei giorni scorsi, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo, un 34enne di origini albanese residente nella provincia di Piacenza, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

L’ultimo episodio risale alla fine del mese scorso, quando la donna, coetanea del marito, è rimasta vittima dell’ennesimo pestaggio, semplicemente per aver chiesto i soldi per poter andare a fare la spesa. La vittima, sposata da dodici anni e con tre figli di undici, quattro anni e dieci mesi, questa volta ha trovato la forza di chiedere aiuto, rivolgendosi agli agenti di Polizia Giudiziaria, ai quali ha raccontato tra le lacrime anni di vessazioni psicologiche, violenze fisiche, minacce di morte e umiliazioni di ogni genere, anche davanti ai bimbi, sopportate in silenzio. Fino a quando l’uomo aveva iniziato a mettere in atto comportamenti violenti anche nei confronti del figlio più grande, costretto l’ultima volta a dover ricorrere alle cure del pronto soccorso perché colpito violentemente alla schiena.

Le indagini della Polizia Municipale, basate anche sulle testimonianze di parenti e vicini di casa, che spesso sentivano quello che accadeva all’interno dell’abitazione della vittima, hanno accertato diversi episodi di violenza da parte dell’uomo e il giudice, valutate le prove raccolte a suo carico, ha emesso il provvedimento restrittivo che è stato eseguito giovedì scorso. Quando la Polizia Municipale è intervenuta presso l’abitazione, per l’esecuzione della misura cautelare, l’uomo si è consegnato spontaneamente dicendo “vi aspettavo”. La donna e i figli, dopo essere stati accompagnati al pronto soccorso per le cure del caso, sono stati collocati presso una struttura protetta, mentre l’uomo attualmente si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

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Redazione

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