Piacenza Jazz Fest: il 23 marzo Terence Blanchard and E-collective in concerto

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Questa sera finalmente a Piacenza il trombettista collaboratore di Spike Lee. Nel pomeriggio alla Galleria Ricci Oddi il musicologo Bragalini parlerà di Duke Ellington

PIACENZA – Finalmente il Piacenza Jazz Club ce l’ha fatta ad averlo tra i protagonisti assoluti del suo festival. Il trombettista e compositore Terence Blanchard insieme al suo gruppo E-Collective terrà un concerto sabato 23 marzo alle 21.15 presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni (PC).

Da tempo il direttore artistico del Jazz Fest Gianni Azzali cercava di portarlo in quel di Piacenza, sembrava fatta nel 2005 quando l’arrivo di Katrina nella New Orleans del musicista cambiò tutti i piani, Blanchard annullò ogni trasferta per molto tempo e non se ne fece più nulla. Ora torna fresco di Grammy, vinto poche settimane orsono per la miglior composizione strumentale dal titolo “Blut Und Boden (Blood and Soil)”, brano cha fa parte della colonna sonora dell’ultimo film di Spike Lee “Blackkklansman” per cui lui ha ricevuto anche una nomination agli Oscar mentre il regista ha vinto per la miglior sceneggiatura non originale. Questi sono solo gli ultimi di una serie di premi e riconoscimenti che Mr. Blanchard ha collezionato nel corso di una carriera prolifica, costellata di collaborazioni importanti, a partire da quella col regista afroamericano, al suo fianco per celebri film come “Jungle Fever”, “Malcom X”, “La 25° ora”, “Summer of Sam”, “Miracolo a Sant’Anna”. Oltre a Spike Lee, sua è la firma di numerosi altri famosi successi cinematografici, una quarantina in tutto, che lo rendono il più prolifico artista jazz che lavora nel Cinema.

I biglietti per poter ascoltare questo mito del Jazz mondiale sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.00 alle 19.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza, oppure online sul sito www.diyticket.it o nelle ricevitorie Sisal di tutta Italia.

Blanchard suonerà soprattutto brani dall’ultimo album uscito per la Blue Note, dal titolo con duplice significato: “Live”. L’album è una raccolta di registrazioni dal vivo realizzate a Minneapolis, Cleveland e Dallas, città segnate dalla violenza e dalla tensione tra le forze dell’ordine e il popolo afroamericano. Insieme al suo quintetto ha affrontato l’epidemica e ciclica violenza legata all’uso di armi negli Stati Uniti, portando sul palco una musica che egli stesso ha definito di speranza e guarigione. Si tratta di brani che riflettono l’amara frustrazione della nostra coscienza collettiva di fronte a questi scempi, ma al tempo stesso trasmettono fiducia, come un balsamo di guarigione emotiva. Blanchard ha formato l’E-Collective per esplorare l’interrelazione tra Jazz, R&B, Funk e Fusion, insieme a un gruppo composto da musicisti dell’avanguardia come Charles Altura alla chitarra, Aaron Parks al pianoforte, David Ginyard Jr. al basso e Gene Coye alla batteria.

Luca Bragalini

La giornata di sabato per il Piacenza Jazz Fest incomincia prima con una vera chicca, parte delle molteplici iniziative collaterali messe in campo dalla manifestazione. Per chi volesse scoprire alcune storie appassionanti su un un’icona del Jazz qual è Duke Ellington, alle 17.00 presso la Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi” il musicologo Luca Bragalini terrà un incontro di grande interesse incentrato sui sogni sinfonici del Duca. L’ingresso è libero. Un’accattivante narrazione tratta dall’ultima monografia di Bragalini, dal titolo “Dalla Scala a Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington” (EDT-2018). Oltre la pagina scritta si snoderà uno storytelling che mostrerà rari video, musiche inedite, immagini e parole nel tentativo di raccontare una delle più neglette e affascinanti opere del Duca e mettendo in luce al tempo stesso il rapporto di quest’ultimo con il Reverendo King. Luca Bragalini nel 2018 ha avuto la prima cattedra di ruolo di Storia del Jazz affidata ad un musicologo nella storia del conservatori italiani. Attualmente è docente di Storia e analisi del jazz al Conservatorio de L’Aquila e collabora con i conservatori di Brescia e Trento. Tiene masterclass in Italia e all’estero. Ha scoperto opere inedite di Duke Ellington, Chet Baker e Luciano Chailly, alcune delle quali per suo interessamento sono state eseguite e registrate in prima mondiale.

Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con la direzione artistica di Gianni Azzali, il decisivo sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di Piacenza e Fiorenzuola d’Arda, il patrocinio del MiBAC e la collaborazione di una fitta rete di associazioni, istituzioni e realtà del territorio.

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201