Si tratta di un sostegno una tantum, coperto da uno stanziamento ad hoc nel bilancio regionale 2021, che punta a ricompensare, almeno in parte, la perdita di produzione registrata nell’autunno dello scorso anno dalle imprese dedite alla pesca delle vongole (Chamelea Gallina), nonché a quelle di allevamento delle vongole veraci (tapes spp) che operano nelle aree di demanio marittimo dei canali di Comacchio.
Le domande di aiuto, corredate dalla necessaria documentazione, dovranno essere presentate entro il 21 giugno, alla scadenza dei 40 giorni dalla pubblicazione dell’apposito avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. L’istanza dovrà essere compilata utilizzando l’apposita modulistica allegata alla delibera e inviata esclusivamente tramite Posta elettronica certificata (Pec) al seguente indirizzo: territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it
“Con questo bando– sottolinea l’assessore regionale alla Pesca, Alessio Mammi– mettiamo a terra una misura concreta per dare un parziale ristoro a un settore composto da tante piccole imprese che hanno subito danni ingenti per lo stop imposto dal repentino e grave episodio di anossia delle acque dell’autunno scorso. Un impegno che avevo preso fin d’allora con le rappresentanze dei pescatori e che ora finalmente si va concretizzando”.
“Al tempo stesso– conclude l’assessore- continueremo a investire nella ricerca per studiare le cause del fenomeno naturale e trovare soluzioni che ci aiutino a gestire meglio il problema nel caso si dovesse ripresentare in futuro”.
Chi ha diritto all’aiuto e come sarà calcolato
Possono chiedere l’indennizzo le imprese, singole o in forma associata, che praticano la pesca con draga idraulica lungo la costa adriatica o l’allevamento di vongole nei canali demaniali marittimi di Comacchio.
L’aiuto, sotto forma di sovvenzione diretta, sarà erogato come forma di compensazione per il danno economico subito a seguito dell’evento eccezionale di anossia delle acque marine verificatosi nell’autunno scorso ed è commisurato alla perdita quantitativa di prodotto che ciascuna impresa ha subìto.
In particolare, per beneficiare dell’indennizzo le imprese ittiche che utilizzano il sistema di draga idraulica turbosoffiante dovranno dimostrare che i quantitativi di vongole commercializzati nel periodo 1^ ottobre-31 dicembre 2020 sono risultati inferiori di almeno il 20% rispetto al quantitativo massimo pescabile nello stesso periodo.
Le imprese di allevamento di vongole dovranno invece documentare che i quantitativi commercializzati nel periodo in esame sono stati inferiori di almeno il 20% rispetto alla media registrata nei quarti trimestri del quinquennio 2015-2019.
L’importo dell’indennizzo spettante a ciascuna impresa sarà calcolato moltiplicando l’entità del danno subito per l’importo unitario dell’aiuto; un valore, quest’ultimo, calcolato suddividendo il budget a disposizione di 400.000 euro per la misura della perdita complessiva di produzione.
L’aiuto è concesso in regime de minimis, nel limite di 30mila euro di importo complessivo erogato negli ultimi tre anni.
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