“La responsabilità sociale di impresa sta assumendo sempre più importanza per la competitività delle imprese” – ha dichiarato il Presidente Renato Boero – “Forti di questa consapevolezza abbiamo confermato la sostenibilità come un pilastro strategico del piano industriale del Gruppo al 2024 e ben 2 miliardi di investimenti su 3,3 complessivi previsti in arco piano sarà indirizzato a investimenti in sostenibilità che porteranno al 35% la percentuale di veicoli elettrici sul totale della flotta, a una riduzione di 5 punti percentuali delle perdite idriche, a un aumento dell’8% della percentuale della raccolta differenziata pro-capite, a 1,5 milione di contatori elettronici installati su gas, acqua, energia elettrica e a 200 milioni di euro di investimenti nell’efficienza energetica. In questo scenario, il Green New Deal lanciato dall’Unione Europea rappresenta la direzione da seguire: investire in sostenibilità oggi è la chiave per accelerare la ripresa economica del Paese”.
Nel 2019 la provincia di Parma ha raggiunto il 79,5% di raccolta differenziata (79,2% nel 2018) rispetto alla media nazionale del 58,1% confermandosi tra le province italiane più virtuose. In provincia sono circa 412.000 gli abitanti serviti nella raccolta rifiuti, di cui il 91% con servizio di raccolta porta a porta e il 73% con tariffazione puntuale. La continua crescita nella raccolta differenziata è un parametro decisivo per il rafforzamento dell’economia circolare, settore nel quale il Gruppo, grazie a operazioni di consolidamento, ha quasi raddoppiato la capacità di trattamento di rifiuti nei propri impianti in linea con quanto annunciato nel piano industriale.
Per quanto riguarda le risorse idriche, oltre il 50% delle reti idriche gestite dal Gruppo è stata distrettualizzata, incrementando pertanto l’efficacia e l’efficienza gestionale delle stesse. Impatto diretto di tale distrettualizzazione è la riduzione delle perdite di rete e allo stesso tempo un decremento dei prelievi di acqua potabile dall’ambiente. In provincia di Parma, dove il Gruppo gestisce 174 impianti di depurazione, Iren serve 340.000 abitanti nel servizio acquedotto e, in Emilia, analizza circa 1.700 parametri al giorno (quasi 430.000 parametri analizzati totali) sulla qualità dell’acqua.
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