Modena

Orti urbani, pubblicato il bando per le assegnazioni

Tra i criteri preferenziali l’utilizzo di tecniche rispettose dell’ambiente. La Giunta ha approvato le Linee guida mentre sta per essere ultimata la sistemazione dell’area

MODENA – Cittadini residenti singoli e famiglie, ma anche associazioni, fondazioni, onlus e cooperative sociali. Unica condizione che non si coltivino ortaggi e fiori a scopo di lucro. Ecco chi potrà accedere agli orti urbani realizzati nel Quartiere Madonnina, zona San Cataldo, e assegnati a titolo gratuito dal Comune di Modena, per coltivare in città ortaggi, piante officinali e fiori a uso personale, famigliare e associativo, secondo le modalità previste dal Regolamento approvato dal Consiglio comunale.

Martedì 27 settembre, la Giunta ha approvato le Linee guida per l’assegnazione e da mercoledì 28 settembre è on line il bando per l’assegnazione secondo un progetto elaborato dagli assessorati al Welfare e all’Ambiente, che ha finalità sociali, ricreative didattiche, culturali, oltre che tese a promuovere buone pratiche di cura del patrimonio ambientale e pubblico, favorire socialità e aggregazione, promuovere una sana alimentazione.

“Questa prima esperienza di orti urbani a Modena – afferma l’assessora a Welfare Giuliana Urbelli – affiancherà, integrandola, la grande tradizione cittadina degli orti per anziani con cui condivide molti dei principi ispiratori e, al tempo stesso, ne valorizza le potenzialità aprendosi a tutta la cittadinanza: ai giovani, alle famiglie e alle associazioni per creare percorsi di cittadinanza attiva che incidano anche sulla coesione sociale”.

Intanto, in via Capuana stanno terminando i lavori per la sistemazione dell’area, che dispone di 60 piazzole singole di 20 metri quadrati ciascuna. “Le opere accessorie compreso il ripristino della strada di accesso – spiega l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni – saranno completate nei prossimi giorni, in modo che sia tutto pronto per quando arriveranno gli assegnatari. Ma sarà il lavoro degli ortolani a rendere bella quest’area e a darle vita, a fare di uno spazio del tessuto urbano prima inutilizzato un luogo di incontro e di educazione alla sostenibilità ambientale”.

La modulistica per partecipare al bando può essere scaricata dal sito del Comune (www.comune.modena.it) o ritirata all’Ufficio attività promozionali di via Galaverna 8 (lunedì 10-13 e 15-17, mercoledì 10-13, giovedì 10-13 e 15-17). Le domande si potranno presentare per e-mail allegando tutti i documenti richiesti in formato pdf (servizi.diretti.indiretti@comune.modena.it), via posta elettronica certificata (casellaistituzionale046@cert.comune.modena.it), a mezzo raccomandata AR a “Servizio Gestione e attivazione servizi diretti e indiretti”, via Galaverna 8, 41123 Modena (fa fede la data di ricevimento) oppure consegnare a direttamente al Settore Politiche Sociali di via Galaverna 8. Il bando resterà aperto fino alle ore 12.30 del 25 ottobre.

Per presentare domanda occorre aver compiuto il 18esimo anno di età e non aver superato il 54esimo; essere residenti nel Comune di Modena o, nel caso di associazioni, operare attivamente nell’ambito comunale da almeno tre anni. I richiedenti non devono avere la disponibilità nel territorio comunale o in quelli limitrofi di altri appezzamenti di terreno coltivabili, come orti o giardini; né essere imprenditori agricoli; nello stesso nucleo familiare non devono esserci altri concessionari di orti urbani. Si richiede, inoltre, di essere in grado di coltivare o di garantire personalmente la cura dell’orto e di non aver subito condanne penali per reati contro l’ambiente o il patrimonio.

Gli appezzamenti saranno assegnati attraverso una graduatoria formata in base ai criteri preferenziali previsti dal Regolamento, cioè la certificata presa in carico o rigenerazione volontaria di un bene comune urbano e la promozione e l’utilizzo di tecniche di coltivazione anche alternative o comunque rispettose dell’ambiente. A parità di criteri preferenziali verrà considerata la data di presentazione della domanda.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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