Ordinanza balneare, ieri mattina il confronto tra l’assessore Frisoni e gli operatori

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Più spazi per le persone: confermato l’ombreggio minimo di 18 metri quadrati a Rimini nord, 15 metri quadrati a Rimini sud

palazzo del municipio RiminiRIMINI – L’assessore al Demanio Roberta Frisoni ha incontrato ieri mattina le categorie degli operatori balneari per definire gli ultimi dettagli della nuova ordinanza comunale che sarà operativa entro la fine del mese. Un iter quindi chiuso in tempi stretti – anche alla luce della possibilità dell’immediata riapertura delle spiagge annunciata solo pochi giorni fa dal Ministro Garavaglia e sulla base dell’ordinanza regionale trasmessa ai Comuni venerdì scorso – che darà così modo agli operatori di avere un quadro normativo chiaro e terminare l’allestimento delle spiagge nel più breve tempo possibile.

L’ordinanza comunale ripropone le misure già messe in campo nella passata stagione balneare, la prima gestita sulla base delle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria, perseguendo l’obiettivo di proporre più tempo, più spazio e più servizi ai bagnanti per vivere la spiaggia in piena sicurezza. Anche per questa stagione Rimini si presenterà come una delle spiagge con i più ampi spazi a disposizione delle persone: l’ordinanza fissa a 18 metri quadrati il limite minimo di ombreggio da garantire per la zona nord di Rimini, mentre per la zona di Rimini sud la superficie minima sarà di 15 metri quadrati. È stata definita una deroga specifica per il tratto tra gli stabilimenti 99 e 130, caratterizzato da una fascia di arenile più corta e da un’alta incidenza di hotel e quindi di turisti, dove la superficie di ombreggio è fissata a 12 metri quadrati, il limite minimo stabilito dall’ordinanza regionale.

Confermata la novità introdotta lo scorso anno che riguarda l’apertura degli stabilimenti balneari: nel periodo dal 29 maggio al 12 settembre, i concessionari dovranno garantire la permanenza dei clienti e l’utilizzo dei servizi almeno fino alle 22. Una opportunità che si sposa con l’esigenza di offrire maggiori opportunità di vivere gli spazi all’aperto, che è dimostrato essere una delle principali misure di di contrasto alla diffusione del COVID-19 e che allo stesso tempo consente di aumentare la qualità dell’offerta turistica e dei servizi di spiaggia. Nella stessa ottica, viene confermata anche l’apertura al delivery: l’ordinanza infatti consente a pubblici esercizi, ristoranti, laboratori artigianali di consegnare cibo su ordinazione direttamente in spiaggia. Servizio che dovrà essere svolto senza ricorrere all’utilizzo della plastica monouso: Rimini infatti prosegue nel suo obiettivo di diventare spiaggia ‘plastic free’, con il divieto di vendita e distribuzione di bevande in bicchieri e con cannucce di plastica usa e getta. Si potranno utilizzare invece bicchieri di carta e di materiale compostabile monouso o di materiale plastico lavabile in lavastoviglie e riutilizzabile. La tutela dell’ambiente coniugata alla promozione della salute sono alla base della riconferma del divieto di fumare sulla battigia, introdotto già dalla stagione 2019.

Sempre nel periodo tra il 29 maggio ed il 12 settembre gli impianti di illuminazione dovranno rimanere accesi dal tramonto all’alba, negli stessi orari previsti per l’illuminazione pubblica.

“Insieme agli operatori abbiamo condiviso una linea operativa comune e stiamo spingendo sull’acceleratore per poter partire il prima possibile con le attività – commenta l’assessore al Demanio, Roberta Frisoni Iniziare quindi presto, ma soprattutto al meglio, mettendo cioè sul piatto quelle caratteristiche in termini di servizi che ci hanno consentito già lo scorso anno di innalzare la qualità dell’offerta turistica, usufruendo della spiaggia in piena sicurezza. Più spazio per le persone, più opportunità per vivere all’aria aperta, una costante attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, per promuovere qualità della vita, salute e benessere che sono alla base non solo dell’innovazione della spiaggia ma di un percorso che Rimini ha anticipato ripensando al disegno urbanistico del waterfront e della città”.