Ben 107 gli insegnanti presenti all’appuntamento, quest’anno incentrato sul tema della progettazione partecipata come approccio per orientare al cambiamento.
Dal momento fondativo la riqualificazione dell’edilizia scolastica, dei luoghi annessi e delle implicazioni con l’intorno di quartiere, hanno ispirato e guidato una didattica sperimentale e integrativa dando origine alle tre cornici di riferimento per ogni triennio: ‘La scuola che fa scuola’, ‘La scuola che fa quartiere’, ‘La scuola che fa città’. Una scuola del fare, insomma, che si apre all’esterno e sa vedere oltre la recinzione del plesso.
In questi sei anni la stretta collaborazione e sintonia fra Anthea, l’Ufficio Scuole e dei Lavori Pubblici del Comune di Rimini, vari Istituti Comprensivi, Circoli Didattici e Aziende Sostenitrici legate al nostro territorio, ha dato e darà corpo ad interventi di riqualificazione puntuali e diffusi che coinvolgono le comunità scolastiche nel processo di co-ideazione e co-progettazione partendo dalle insegnanti e dai bambini (fascia fra i 4 e i 10 anni) e formando una peculiare sensibilità per il mapping, lo scouting urbano, l’arco dei bisogni, la progettazione partecipata, il piano d’azione, coinvolgendo nel processo attuativo famiglie e imprenditori locali.
Ad aprire i lavori della giornata formativa il prof. Christian Montanari, Dirigente Scolastico del Circolo Didattico n.6, mentre l’insegnate Francesca D’Arco, coordinatrice di Rimini Scuola Sostenibile, ha introdotto ad i 5 casi studio illustrati dalle maestre referenti RSS nel corso della mattinata.
“Sono contento di tanta partecipazione! Il percorso che ha dato vita, nel 2014, al protocollo sperimentale Rimini Scuola Sostenibile – commenta Andrea Succi, amministratore unico di Anthea, urbanista e responsabile dell’iniziativa – entusiasma tutti coloro che sono coinvolti perché il tema dello Sviluppo Sostenibile oggi gode di risonanza internazionale, ma non è sempre stato così, spesso negli anni passati abbiamo tenacemente fatto andare l’acqua all’insù convinti che un’attività per definizione olistica prima o poi dovesse diventare eco-sistemica e in grado di abbracciare le diverse abilità di tutti gli attori che concorrono al cambiamento e alla produzione di micro-urbanità”.
Interessante anche l’intervento di Tommaso Morelli, direttore di Anthea, che ha sottolineato l’importanza delle azioni di ‘resilienza locale’ in attuazione degli obiettivi dell’Agenda Europea 2030, motivando le insegnanti sul fatto che le comunità scolastiche rappresentano il fattore primario del cambiamento.
Ha concluso i lavori Mattia Morolli, assessore con delega Scuola e Politiche Educative per il Comune di Rimini, sostenendo e orientando un cambiamento ‘a partire dai bambini’ e ricordando anche come negli ultimi mesi siano stati avviati, in collaborazione con Anthea, 85 interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di edilizia e impiantistica scolastica volti a rifrangere il loro impulso positivo sulla qualità della vita nelle scuole e su quella del loro intorno.
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