Nuova sede del Centro per l’impiego nell’Area Nord

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Convenzione tra Comune e Agenzia regionale per il lavoro per il recupero dell’edificio “Ex Stallini” nel quartiere del Progetto Periferie: dalla Regione 3 milioni di euro

MODENA – Una nuova sede per il Centro per l’impiego di Modena, inserita in un’area in corso di rigenerazione urbana e realizzata riqualificando un edificio in disuso da tempo, con un progetto che punta a rafforzare le politiche attive per favorire l’occupazione.

Sono gli obiettivi della convenzione che, dopo il via libera della Giunta comunale, verrà presto siglata tra Comune e Agenzia regionale per il lavoro Emilia-Romagna e che è stata presentata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Vincenzo Colla, insieme alla direttrice generale del Comune Valeria Meloncelli, alla direttrice dell’Agenzia Paola Cicognani e al presidente di CambiaMo Giorgio Razzoli.

È proprio la società di trasformazione urbana, soggetto attuatore del “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione” dell’area nord per conto del Comune, ad aver sviluppato l’idea progettuale che, infatti, la convenzione indica che venga realizzata nel comparto dell’ex Mercato bestiame, con la riqualificazione dell’edificio “Ex Stallini” in via del Mercato. Una volta recuperato, lo stabile verrà concesso in comodato d’uso gratuito, in linea con le normative che pongono in capo ai Comuni l’onere della messa a disposizione dei locali necessari ai Centri per l’impiego.

L’attuale sede in via delle Costellazioni risulta infatti inadeguata rispetto alle esigenze funzionali collegate all’erogazione dei servizi previste dal Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.

La nuova sede, quindi, sarà oggetto di un intervento di recupero e rifunzionalizzazione a cura del Comune in accordo con l’Agenzia sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica realizzato da CambiaMo tenendo conto anche della necessità di individuare aree distinte per le diverse caratteristiche degli utenti e valorizzando le attività di consulenza personalizzate e il dialogo con le aziende.

Il recupero dell’edificio sarà finanziato dalla Regione con un contributo di 3 milioni di euro, nell’ambito del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, sulla base di uno studio di fattibilità che prevede un costo di circa 4 milioni. L’importo puntuale dell’intervento, però, sarà definito solo con l’approvazione del progetto esecutivo e la cifra aggiuntiva rispetto al contributo regionale sarà in autofinanziamento da parte dell’Amministrazione comunale che, una volta trasferiti gli uffici, non dovrà più sostenere il canone di locazione, previsto per legge a carico del Comune, che attualmente è di 115 mila euro all’anno.