Nota di Stefania Pucciarelli su Maria Virgo Fidelis, Santa Patrona dei Carabinieri

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Il Sottosegretario Pucciarelli e il Generale Luzi

Il Sottosegretario alla Difesa: “Ricorrenza profondamente sentita per suo intenso significato simbolico di fedeltà e dedizione”

ROMA – “La memoria liturgica della Presentazione della giovane Maria di Nazareth al tempio di Gerusalemme – la cui data del 21 novembre corrisponde allo stesso giorno di consacrazione, nel 543, della basilica di Santa Maria Nuova in Gerusalemme –, momento dell’anno in cui l’Arma dei Carabinieri celebra la Santa Patrona Virgo Fidelis, sono particolarmente lieta di rinnovare la mia calorosa vicinanza agli uomini e alle donne della Benemerita, militari e civili, in servizio ed in congedo, che rinnovano nel culto della fedeltà simboleggiata dalla Beata Vergine Madre di Dio, propria Celeste Protettrice, una sentitissima tradizione ispirata all’esaltazione della lealtà e della dedizione, da sempre caratteristiche distintive del Carabiniere, poiché riflesse nel motto stesso dell’Arma: ‘Nei secoli fedele’.” – ha reso noto ieri il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, in occasione della ricorrenza di Maria Virgo Fidelis Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri, proclamata tale da Papa Pio XII l’8 dicembre 1949, che ne fissò le celebrazioni annuali al 21 novembre. Data della memoria liturgica della Presentazione di Maria Vergine al Tempio e del concomitante termine della battaglia di Culqualber, confronto della 2^ Guerra Mondiale considerato uno dei massimi atti d’eroismo della storia dell’Arma, che valse l’Oro al Valore Militare alla Bandiera.

“Un fedeltà che sul piano militare ha voluto rafforzarne questa accezione sacra con la concomitanza del giorno in cui, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe termine l’epico scontro difensivo che, nella Sella di Culqualber in Africa Orientale, contrappose britannici e italiani, con questi ultimi – tra cui il 1º Gruppo Mobilitato dei Carabinieri – immolatisi quasi al completo e con tale valore in una strenua resistenza che indusse gli avversari del tempo a tributare l’onore delle armi ai pochi sopravvissuti.

A sedici lustri di distanza – ha proseguito Pucciarelli – l’Arma conserva in sé il ricordo di quelle gesta quale sprone quotidiano per porsi al servizio della comunità, con straordinario ed immutato spirito di sacrificio, dedizione ed umanità.

La capillarità dell’Arma, presidio di sicurezza fin nel più piccolo borgo del nostro meravigliosa Paese, è patrimonio prezioso e insostituibile eloquentemente dimostrato ogni giorno dagli straordinari risultati preventivi e repressivi assicurati dai suoi Militi; non soltanto contro la criminalità organizzata ed il terrorismo, ma anche nel contrasto ai reati predatori, nella tutela delle persone vittime di atti persecutori, nel contrasto allo spaccio di sostanza stupefacente e nella individuazione dei reati ambientali.

Ai nostri Carabinieri, agli uomini ed alle donne che ne indossano con orgoglio la ben conosciuta uniforme, va la mia rinnovata gratitudine per il senso di appartenenza e l’elevatissima professionalità che contraddistingue il loro operato al servizio della collettività.” – ha concluso il Sottosegretario Pucciarelli.