Nota del sindaco Alan Fabbri sulle ricadute economiche per l’emergenza Coronavirus

CORONAVIRUS, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CONVOCATE IN COMUNE. IL SINDACO: “L’AMMINISTRAZIONE IN PRIMA FILA PER CONTENERE IL DANNO”

FERRARA – “Questa mattina ho convocato i rappresentanti di tutte le Associazioni di categoria, operatori economici e sindacati per fare il punto sulle disposizioni regionali riguardanti l’emergenza Coronavirus. Di concerto, come è giusto che sia, abbiamo affrontato i temi più complessi, in particolare quelli di carattere economico e sociale. E’ innegabile che questa emergenza e le misure di contenimento del contagio porteranno ricadute economiche sulle imprese, sulle famiglie e sull’intero territorio e si tratta di un tema che va affrontato per tempo per evitare che ai sacrifici che i cittadini stanno sopportando si aggiungano timori di tipo economico. La nostra amministrazione in questo sarà in prima linea: faremo di tutto per portare a Governo e Regione le nostre istanze e stiamo studiando il modo per fare in modo che le rette versate dalle famiglie per i servizi scolastici comunali nel periodo di chiusura verranno considerate non dovute e conteggiate a copertura di altri periodi”.
Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, sintetizza l’incontro avvenuto in mattinata con le associazioni e gli enti del territorio in merito all’applicazione dell’ordinanza regionale sull’emergenza Coronavirus.
“Insieme ai soggetti interessati prepareremo una serie di questioni e di proposte da portare, nel momento opportuno, ai tavoli istituzionali di Governo e Regione per chiedere e ottenere un supporto adeguato all’impatto economico che questa emergenza sta comportando – aggiunge Fabbri-. Siamo certi che l’azione dei territori, soprattutto se condivisa, sarà utile a ottenere risposte positive dalle istituzioni preposte per la creazione di un fondo accessibile e utilizzabile dalle attività economiche danneggiate dalla situazione”. E conclude: “Come amministrazione di Ferrara siamo pronti a fare tutto il possibile per sostenere le famiglie e le aziende. Per quanto riguarda la frequenza dei servizi comunali per l’infanzia e delle scuole comunali la retta di iscrizione versata per i periodi di chiusura del servizio verrà conteggiata come non dovuta”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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