Piacenza

Nota dei Sindaci piacentini sulla TARI

“Da Arera nessuna tutela effettiva per gli utenti, inascoltate le nostre richieste”

PIACENZA – A fronte della delibera assunta dall’Autorità per la Regolazione di Energia Reti e Ambiente (Arera), per l’adozione di “misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, anche differenziati, urbani ed assimilati, alla luce dell’emergenza da COVID-19”, i Sindaci piacentini esprimono “forte preoccupazione per un provvedimento che non fornisce strumenti sostanziali di sostegno alle aziende in difficoltà, ma ha il solo effetto di garantire i proventi delle società di gestione”.

Come spiega il Coordinatore Provinciale Raffaele Veneziani, “Arera dispone che, per ridurre la TARI a carico delle imprese, le risorse siano reperite dai Piani Economico Finanziari di ciascun bacino di affidamento – nel qual caso i costi inciderebbero sul bilancio delle famiglie – o da fondi propri dei Comuni, che in tal modo verrebbero privati di risorse fondamentali per rispondere alle crescenti esigenze sociali delle nostre comunità, in un anno già segnato dalla riduzione notevole delle entrate tributarie. I Sindaci piacentini, da tempo impegnati per ridurre gli oneri a carico delle imprese senza, tuttavia, diminuire i servizi o gravare sulle famiglie (come conferma anche l’ordine del giorno del Consiglio locale del 30 aprile scorso), non possono accettare nessuna delle due ipotesi”.

“Resta poi inevasa – aggiunge il Vice Sindaco di Piacenza Elena Baio, delegata in Consiglio d’Ambito per la Provincia di Piacenza – la richiesta di 100 milioni di euro avanzata al Governo a livello regionale, per ammortizzare la TARI delle utenze aziendali nei periodi di chiusura forzata. Un mero aiuto finanziario, qual è il rinvio delle scadenze, non è una risposta sufficiente per un territorio che ha bisogno di sostegno economico, di risorse aggiuntive e non di provvedimenti che sottraggano ulteriori fondi ai Comuni.

Inascoltata anche la nostra richiesta – prosegue Elena Baio – di rinviare al 2021 l’introduzione nuovo metodo tariffario Arera, che a parità di servizi costerebbe il 6% in più alle famiglie: all’unanimità, il 30 aprile, il Consiglio locale ha votato per non applicare questo aumento nella nostra Provincia, ma ciò comporterà un debito futuro nei confronti dei gestori, cui è stato chiesto di contribuire, insieme al comparto pubblico, nell’alleggerire il carico per le imprese”.

“Da parte nostra – concludono i Sindaci piacentini – continueremo a portare avanti le nostre istanze per ridurre gli oneri fiscali che gravano sulle aziende, ribadendo al Governo, alla Regione e ai gestori la necessità che siano stanziate risorse a questo scopo”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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