Modena, Fusione ospedali: definiti gli obiettivi

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“Modello per intensità di cura e integrazione”provincia di modena logo big

MODENA – Negli obiettivi indicati nel documento del Nucleo tecnico, incaricato dalla Regione sull’integrazione dei due ospedali modenesi, approvato dalla Ctss, spiccano la necessità di rispondere a bisogni di cura ed assistenza di un paziente sempre più complesso e fragile e di migliorare la qualità dell’assistenza, riducendo la frammentazione degli interventi sanitari.

L’obiettivo strategico è integrare i saperi professionali, anche attraverso lo sviluppo e la mobilità delle equipe professionali, secondo un approccio sia di «concentrazione differenziata delle attività di hub provinciale nei due stabilimenti secondo le rispettive vocazioni» sia di presenza di qualificati professionisti nei nodi della rete ospedaliera provinciale pienamente integrata.

In particolare, si legge nel documento, nello stabilimento dell’attuale Policlinico saranno principalmente concentrate le attività assistenziali relative alla salute della donna e del bambino, l’area oncologica, medicine specialistiche, rigenerativa, genomica, malattie rare e infettive, medicina trasfusionale, il centro trapianti e l’elettrofisiologia ad alta complessità. Mentre al Nuovo ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara troveranno collocazione le attività centralizzate a valenza provinciale di neuroscienze, chirurgie specialistiche, endoscopia digestiva, chirurgia vascolare, gestione emergenza/urgenza e patologie tempo-dipendenti come Ima ed emodinamica, trauma grave e ictus.

Entrambi gli ospedali manterranno le funzioni necessarie a rispondere alle necessità cliniche più comuni in quanto oltre alla funzione di hub di riferimento provinciale continueranno a essere punto di riferimento per tutte le necessità sanitarie del proprio bacino di utenza territoriale.

In particolare saranno garantite le prestazioni proprie all’ambito dell’emergenza non specialistica (Pronto soccorso), alle patologie ad alta diffusione in ambito di medicina interna, chirurgia generale, ortopedia, cardiologia e radiologia.

Nel documento si indica anche come obiettivo la definizione, con la nuova gestione unificata, delle medicine ad indirizzo specialistico e introduzione del modello per intensità di cura e il potenziamento degli investimenti nelle strutture a bassa intensità di cura a gestione infermieristica nei distretti dell’Ausl; sono indicate nuove modalità gestionali e organizzative anche per l’ortopedia e traumatologia, proponendo l’ospedale di Baggiovara come punto di riferimento per il trauma grave dell’adulto e il Policlicnico per la donna in gravidanza e il bambino; sarà consolidato il modello organizzativo basato sulle piattaforme dei servizi intermedi (laboratori, diagnostica ad immagini) e assistenziali di interesse e funzione interaziendale a gestione unitaria.

Il documento del Nucleo, inoltre, sottolinea l’obiettivo del potenziamento della gestione integrata dei pazienti cronici nei nodi del sistema sanitario provinciale in particolare Case della salute, ospedali di comunità e hospice, proponendo percorsi assistenziali globali integrati fra rete ospedaliera e rete territoriale, con particolare riferimento all’ambito oncologico e delle patologie croniche, supportato dallo sviluppo delle relazioni tra medici, pediatri in libera scelta e specialisti ambulatoriali.

La cabina di regia, infine, assicurerà l’applicazione della sperimentazione e la coerenza tra il progetto di gestione unica e la contestuale ridefinizione della rete provinciale.