Maxi rissa in centro sventata da agenti in abiti civili

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Servizio della Polizia locale per monitorare il fenomeno della bande di ragazzi in centro e prevenire disordini. Nella serata di sabato 16 gennaio denunciati due giovani

polizia- municipaleMODENA – Maggiori controlli, attività d’indagine e azione educativa, anche coinvolgendo le famiglie e gli adulti di riferimento. Sono gli strumenti che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo per affrontare il fenomeno delle bande di ragazzi in centro. Da alcuni giorni il Comando della Polizia locale di Modena ha disposto anche un servizio di monitoraggio e prevenzione di assembramenti, che si svolge in collaborazione dell’Unità dell’educativa di strada nell’ambito dell’attività svolta in con il settore Politiche giovanili, oltre che attraverso l’Ufficio legalità e sicurezze.

Già nella serata di sabato 16 gennaio in piazza Mazzini il nuovo servizio ha dimostrato la propria efficacia. Verso le 17.30 i quattro agenti in servizio in abiti civili sono intervenuti per stroncare sul nascere una lite che aveva già riunito nella piazza molti ragazzi. Individuato il fulcro della lite in due giovani che stavano prendendosi a spintoni, gli agenti presenti sono subito intervenuti facendosi spazio tra la folla dei ragazzi e qualificandosi.

A questo punto altri due giovani, risultati poi maggiorenni, hanno tentato di ostacolare l’intervento prendendo a spintonate gli agenti e sono stati subito bloccati, identificati e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di due fratelli di 18 e 20 anni.

In ausilio alla Polizia locale sono anche intervenuti i militari di Strade sicure e diverse pattuglie inviate dal Comando di via Galilei per far fronte al crescente numero di giovani che continuavano ad affluire nella piazza, probabilmente richiamati dal tam tam sui Social, e per evitare l’insorgere di eventuali disordini.

Sono stati quindi identificati anche i ragazzi, entrambi minorenni, protagonisti della lite nata proprio sui Social; sul posto sono stati chiamati i loro familiari a cui sono stati riaffidati. Uno dei loro era stato poco prima protagonista di un’altra lite che aveva già visto l’intervento di altre Forze dell’ordine.