Malattie cardiovascolari: si rafforza il legame tra Università di Parma e Fondazione Don Gnocchi su riabilitazione e cultura della salute

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Accordo di collaborazione su didattica, ricerca e innovazione

PARMA – Malattie cardiovascolari: si rafforza e si amplia il legame tra Università di Parma e Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus sui temi della prevenzione e della riabilitazione. Questo il senso di fondo dell’accordo quadro recentemente sottoscritto con lo scopo di delineare condizioni e modalità di collaborazione tra i due soggetti firmatari e che sarà poi dettagliato da specifici provvedimenti attuativi. L’accordo ha una durata di cinque anni e si inserisce nel solco della convenzione stipulata nel 2001 tra Fondazione don Gnocchi, Università di Parma, AUSL di Parma e AOU di Parma.

“L’alleanza” riguarda la clinica, la formazione e la ricerca ovvero la compartecipazione a progetti innovativi e di sviluppo nei settori di interesse nonché la valorizzazione dei trasferimenti tecnologici.

Nello specifico, in ambito clinico-scientifico, questa collaborazione avrà ricadute positive sull’attività di ricerca e sui servizi offerti da Fondazione Don Gnocchi presso il Centro Santa Maria ai Servi e presso il Centro territoriale di Prevenzione Cardiovascolare primaria e secondaria. In particolare si prefigge di istituire, proprio attraverso il suddetto Centro di Prevenzione, un “Osservatorio Territoriale delle Malattie Cardiovascolari”.

Venendo al capitolo formazione, la collaborazione prevede, tra l’altro, l’utilizzo, da parte dell’Università, di tutte le strutture di Fondazione don Gnocchi in Parma quali sedi per lo svolgimento di attività didattica sui temi della riabilitazione di soggetti con patologie invalidanti, riduzione degli stati di minorazione post-operatoria o post-acuzie.

“Un accordo importante, quello sottoscritto con la Fondazione Don Gnocchi – evidenzia il Rettore Paolo Martelli – nel segno di una collaborazione fattiva e concreta sul tema delle malattie cardiovascolari. Dalla formazione alla ricerca fino alla valorizzazione dei trasferimenti tecnologici: quella messa in atto è un’alleanza su più fronti che chiama in causa competenze, professionalità e, mi permetto di aggiungere, sensibilità, per la salvaguardia di un valore di priorità assoluta quale è la salute delle persone. Sono certo che da questo rinnovato impegno possano arrivare risultati significativi: l’Università è pronta a portare il suo bagaglio di know-how e non possiamo che ringraziare la Fondazione di condividere con noi questi obiettivi”.

L’integrazione tra ricerca, innovazione e assistenza è fondamentale per il continuo miglioramento delle cure – dichiara Maria Cristina Messa, Direttore scientifico di Fondazione don Gnocchi – solo così possiamo creare un ponte solido tra la conoscenza delle basi della malattia e la comprensione e la cura delle persone. La collaborazione fra il Centro di Assistenza e Cura Don Gnocchi e l’Università di Parma permette di accelerare e perfezionare la cura, a beneficio dei pazienti e dei soggetti a rischio, e di tutti coloro che, volendo operare in tale settore a rapidissima crescita, hanno l’opportunità di fruire di una formazione completa ed innovativa”.

Il rafforzamento del nostro rapporto con l’Università di Parma – commenta Lorenzo Brambilla, cardiologo e Direttore medico socioassistenziale di Fondazione don Gnocchi – è la naturale evoluzione del progetto di potenziamento della sanità territoriale fortemente voluto dall’AUSL di Parma fin dal 2001; progetto che già nel 2016, anticipando in qualche modo le indicazioni PNRR, aveva visto, proprio in partnership con Fondazione don Gnocchi, l’implementazione di percorsi territoriali di prevenzione cardiovascolare all’interno dell’offerta dei servizi erogati dalla ‘Casa della Salute Parma centro’, considerata oggi uno dei punti di riferimento per la ‘sanità di prossimità’  della città e della provincia di Parma.”