Magia con Riccardo Muti al Teatro Comunale di Ferrara

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L’appello dal palco: “Italia matrigna, mi sto battendo per i giovani e per le orchestre”

FERRARA – “Speriamo di tornare presto in concerto a Ferrara, in un teatro che possa tornare a contenere tutto il suo pubblico”. Questo l’appello lanciato sabato da Riccardo Muti, direttore d’orchestra per la prima volta ospite a Ferrara, per il concerto con l’Orchestra Cherubini al Teatro Comunale di Ferrara. Uno spettacolo emozionante per le circa 370 persone che hanno potuto assistere allo spettacolo (causa contingentamento), andato sold out in appena qualche giorno dall’inizio delle vendite.

“Rivogliamo il Maestro Muti presto a Ferrara – è la risposta di Mario Resca, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, al proposito di Muti – quello di sabato sera è stato uno spettacolo che abbiamo voluto per la città, uno spettacolo che ha fatto emozionare e anche divertire il pubblico con la simpatia del Maestro”.

Oltre alla musica, non sono mancati momenti in cui Riccardo Muti ha voluto condividere il suo pensiero con il pubblico ferrarese. Come a fine spettacolo, quando ha presentato i giovani musicisti dell’Orchestra giovanile Cherubini, la compagine musicale da lui stesso creata, composta da una sessantina di elementi per il concerto ferrarese. “Loro sono il futuro di un’Italia matrigna” spiega Riccardo Muti, con un piccolo discorso dopo il concerto, tra il divertito e il sarcastico. “Mi sto battendo per i giovani e per le orchestre in Italia. Avremmo bisogno di almeno venti orchestre nuove – aggiunge – in Germania ne è nata una in ogni paese, negli Stati Uniti sono oltre ottocento. Suonare in orchestra ormai è diventata una vera e propria missione di conservazione della cultura, che andrebbe sostenuta e incoraggiata. Eppure in televisione i concerti passano solo in piena notte”, come fossero trasmessi solo “per la gente insonne”.  Da qui la promessa, che parte dal palco del Teatro Comunale dedicato ad Abbado: “Fino a che sarò in vita mi batterò perché rimanga viva la cultura del suonare in orchestra. Da tempo mi sto segnando chi ha remato contro in questi anni, sappiano che li visiterò nei sogni pure da morto”.

Il direttore d’orchestra, per la serata di gala al Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, ha eseguito G. Martucci con Notturno op. 70, M. E. Bossi con Serenatina da Intermezzi Goldoniani op. 127, F. Busoni con Berceuse élégiaque op. 42, concludendo con A. Dvorak, Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”. Il concerto nasce dalla collaborazione tra Ravenna Festival, Bologna Festival e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, con Ferrara Musica, ed è stato realizzato grazie al sostegno di Bonifiche Ferraresi, Econocom, Banco BPM ed Eni.

Foto con il presidente Mario Resca e il direttore d’orchestra Riccardo Muti a fine spettacolo (foto Marco Caselli Nirmal / Fondazione Teatro Comunale di Ferrara)