Mafia nigeriana, comune Ferrara parte civile

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municipio-ferraraSindaco firma atto: “Chi ha fatto male alla città deve pagare”

FERRARA – Il Comune di Ferrara si è costituito parte civile nell’ambito del processo – al via da ieri – che vede imputati diciotto tra ‘soldati’ e capi degli Arobaga Vikings, associazione criminale nigeriana ritenuta di stampo mafioso che, come dimostrato della Dda di Bologna del 2020, aveva una forte articolazione territoriale.

Il sindaco Alan Fabbri ha firmato ieri mattina l’atto di costituzione di parte civile attraverso il quale “miriamo di ottenere dagli imputati il risarcimento, pur simbolico, per i danni prodotti alla città in anni di crimini, insicurezza e paura”.
La richiesta del Comune, difeso dall’avvocato Giacomo Forlani, è stata accolta questa mattina dal Tribunale di Ferrara, che ha così disatteso le obiezioni dei legali degli imputati, i quali ne avevano chiesto l’estromissione.

“Mentre il Pd e la precedente Amministrazione minimizzavano e ridicolizzavano le nostre segnalazioni e i nostri appelli, la mafia nigeriana proliferava in città, tra crimini, insicurezza (che per qualcuno era solo frutto di una errata percezione dei cittadini) e paura. I fatti – dice il primo cittadino – ci hanno dato ragione: con l’operazione sfociata nei 31 arresti di circa un anno fa, per cui ringraziamo nuovamente la Dda e le forze dell’ordine, è emersa con evidenza la verità, e cioè che la malavita esisteva e che dietro crimini e violenze si celava una strutturata organizzazione criminale da tempo operante in città”.

“Da quel momento la storia ha avuto fortunatamente un lieto fine: al Gad abbiamo inaugurato il parco Marco Coletta, si sono insediate attività, abbiamo realizzato aree attrezzate dove i bimbi giocano, si trovano famiglie, gli anziani possono fare attività, abbiamo inaugurato un campo polivalente per lo sport. Quell’area è rinata grazie alla caparbietà del vicesindaco Nicola Lodi, alle forze dell’ordine, dei cittadini, delle associazioni. Insomma grazie a chi non si è arreso. La recente visita del capo della polizia di Stato, il prefetto Lamberto Giannini, che ringraziamo e che abbiamo omaggiato con le chiavi della città, ha coronato questo percorso di rinascita. Ma non vogliamo dimenticare ciò che è stato e chi ha prodotto tanto male a Ferrara è giusto che paghi”.

“La richiesta di costituzione di parte civile – dice il vicesindaco Nicola Lodi è stata per noi un atto dovuto dopo una battaglia di civiltà durata anni, purtroppo con la resistente opposizione di una ex giunta che fingeva o voleva non vedere. Affrontare i problemi per risolverli, senza nascondersi sotto la sabbia: questa è e sarà sempre la nostra linea di indirizzo. Sappiamo che c’è bisogno di presidio, monitoraggio, interventi e attenzioni continue. La sfida non è definitivamente vinta, ma possiamo contare sulla grande collaborazione del questore Cesare Capocasa, di tutte le forze dell’ordine, su una straordinaria rete di cittadini e su tantissime persone, anche immigrate, che vogliono riappropriarsi della loro città, in sicurezza e in pienezza”.