Lunedì 2 settembre riaprono nidi e scuole d’infanzia

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Dalla prossima settimana 6000 bimbi in classe. Intanto, il Settore Istruzione mette a punto la riduzione delle rette dei nidi. Obiettivo: equità e maggiori ricadute possibili

MODENA – Ultimi preparativi prima di dare il via al nuovo anno scolastico. Sono i servizi educativi comunali rivolti alla fascia d’età 0-6 anni, gli stessi che hanno chiuso per ultimi a fine giugno e per molti a metà luglio grazie al prolungamento estivo, a riprendere l’attività.

Lunedì 2 settembre iniziano infatti a rientrare nelle loro strutture i bambini dei nidi comunali e convenzionati della città, oltre quelli delle scuole d’infanzia di Comune, fondazione Cresci@mo e convenzionate (le materne statali riprendono il 16 settembre insieme a primarie e secondarie di primo e secondo grado).

Sono circa 4500 i bambini iscritti alle scuole d’infanzia: 923 alle comunali, 750 alle statali, 863 alle scuole della Fondazione Cresci@mo, 447 alle convenzionate e oltre 1500 alle scuole Fism. Quelli iscritti alle sezioni 4 e 5 anni ritroveranno compagni ed educatrici già lunedì, mentre i più piccini di tre anni iniziano in genere la nuova avventura il giorno successivo. Il 2 settembre anche educatrici e personale dei nidi d’infanzia accolgono i piccoli che già hanno frequentato lo scorso anno, mentre nei giorni successivi si svolgono gli inserimenti dei nuovi iscritti. Sono in tutto 1.452 i bambini della fascia 0-3 anni che frequenteranno i nidi d’infanzia: 767 le strutture comunali e altri 685 quelle convenzionate.

Proprio per le famiglie con bambini iscritti al nido arrivano già da quest’anno importanti novità grazie alle risorse destinate dalla Regione Emilia Romagna all’abbattimento delle rette per i nuclei con valore Isee non superiore a 26mila euro. A Modena sono stati assegnati complessivamente quasi 976mila euro.

“In questi giorni gli uffici del Settore Istruzione – spiega l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – stanno studiando e definendo criteri e percentuali con cui applicare le riduzioni. Il nostro obiettivo è applicare la manovra in modo di avere ricadute positive sul maggior numero possibile di famiglie, sempre distribuendo le risorse secondo quel principio di equità che riteniamo imprescindibile. Basti pensare che già ora la tariffa applicata dal Comune di Modena non è stabilita per fasce, ma costruita in modo puntuale per ciascuno, quindi tenendo in considerazione innanzitutto il valore Isee, ma anche prevedendo agevolazioni per i nuclei numerosi con almeno tre figli e nel caso siano presenti persone con disabilità. Tutti criteri che continueranno a valere nella distribuzione di queste nuove risorse regionali”.

Contemporaneamente, sul fronte dell’offerta formativa, si moltiplicano quest’anno le proposte curate dal Centro educativo Memo del Comune e rivolte al personale educativo dei servizi 0-6, “che segue percorsi di formazione specifici e innovativi – precisa l’assessora Baracchi – in modo da mantenere alta la qualità della progettazione educativa ed essere in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni dei bambini e delle famiglie. A tutti coloro che, giorno dopo giorno accompagnano con competenza, professionalità e passione i bambini e le bambine, gli alunni e le alunne nel percorso di crescita e formazione non possiamo che essere grati”.