Lotta alla Piralide nel Parco della Reggia di Colorno

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La Provincia, approfittando della chiusura da Covid 19, ha fatto disinfestare il parco. L’insetto, particolarmente dannoso, attacca in particolar modo le siepi di bosso che delimitano il parterre alla francese del giardino

PARMA – La Provincia di Parma, proprietaria della Reggia di Colorno, approfitta della chiusura al pubblico del Parco, dovuta all’ordinanza tesa a limitare il contagio da Coronavirus, e fa disinfestare il giardino della Reggia.

Oggi la ditta EMC2 ha effettuato un intervento di lotta alla Piralide sulle siepi di bosso che delimitano il parterre del giardino della Reggia.

La Piralide è un insetto particolarmente aggressivo, che, se non eliminato, può anche determinare la morte dell’intera siepe.

L’insetticida utilizzato, in grado di rimanere attivo per alcune settimane, è efficace anche per zanzare, zanzare tigre e blatte, non tossico per le persone e gli animali domestici.

LA PIRALIDE

Si tratta di un parassita di origine asiatica recentemente introdotto in Italia. Appartenente all’Ordine dei Lepidotteri e alla famiglia dei Piralidi, le sue larve defogliano le piante del genere Buxus, essenza pregiata a lenta crescita, coltivata nei vivai e impiegata per la realizzazione di giardini all’italiana.

A maturità raggiungono i 4 cm e si nutrono delle foglie e dei germogli del bosso; elevati livelli d’infestazione possono determinare la completa defogliazione delle piante nell’arco di pochi giorni. Nel corso dell’anno l’insetto compie due – tre generazioni e sverna come larva in un bozzolo tessuto in autunno tra le foglie; l`anno successivo, con l’arrivo delle temperature miti primaverili, la larva completa il suo sviluppo, s`impupa e sfarfalla per dare il via alla prima generazione.

L’unica alternativa alla morte delle piante è un intervento con un agro-farmaco specifico contro questo parassita, attraverso un trattamento con un insetticida sistemico specifico da irrorare sulla chioma delle piante, in grado di persistere per alcune settimane in funzione della posizione delle superfici trattate e delle temperature.

Nella foto: Mezzi all’opera nel Giardino della Reggia