Lezioni di FANTASTICA

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FORLÌ – Il Teatro Testori propone per i mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio, LEZIONI DI FANTASTICA, un laboratorio on line di scrittura creativa e teatrale per classi del secondo ciclo della scuola primaria. Il laboratorio è a cura della compagnia rodisio, un’eccellenza italiana del teatro per ragazzi e giovani, attiva sia sul territorio nazionale che all’estero con numerose collaborazioni e tournée internazionali.

LEZIONI DI FANTASTICA è l’occasione per una sperimentazione a distanza della scrittura creativa. Un’esperienza collettiva e collaborativa condotta da Manuela Capece e Elisa Zaninotto, un luogo in cui vivere l’immaginazione come motore dell’apprendimento.

“Senza dubbio uno schermo può essere un luogo molto particolare. È come una lente che può ingrandire o ridurre. È un piccolo mondo, diverso dalla vita di tutti i giorni, uno spazio artificiale di occhi e sguardi che vorrebbero essere ricambiati e di corpi indocili che si muovono distanti.

L’insegnamento, proprio come il teatro, ha bisogno della presenza fisica, di una interazione e di un dialogo continuo.

Questo tempo così fragile e sospeso ci ha però spinto a ripensare lo schermo per cercare di renderlo uno spazio il più possibile vivo.” (Compagnia rodisio)

L’immaginazione ha un ruolo importante nell’educazione e possedere le parole rende liberi.
Proprio come scrive Gianni Rodari: tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo.

“Ci concentriamo sulla scrittura come atto che coinvolge profondamente e globalmente tutta la persona: mente, pensieri, cuore, occhi, e le storie sono uno dei modi più efficaci per costruire un territorio comune in cui potersi incontrare.

Il lavoro sulle parole e sulle storie è un potente sfondo integratore dove possono confluire diverse discipline come la lingua italiana, la scienza, la storia, la geografia, l’arte, la musica, il cinema e la fotografia.

Così come nel binomio fantastico, la parola singola agisce solo quando ne incontra una seconda che la provoca, così anche le contaminazioni fra le materie possono far scoprire nuove capacità di significare.

Inventare, apprendere e comunicare sono funzioni presenti in ogni tappa di questo percorso.

I bambini hanno bisogno di un collettivo vissuto per sentirsi coinvolti e impegnati ed è per questo che il progetto pensa agli incontri come qualcosa di vivo, imprevisto, incompiuto, dove è necessario l’aiuto reciproco e la riflessione collettiva su ciò che si sperimenterà.

Pensiamo al percorso nel suo insieme, un progetto che ognuno possa riconoscere come proprio, che non faccia sentire a distanza e che dia la possibilità di esplorare insieme questo tempo inatteso. La capacità di leggere il mondo, la fiducia nel proprio sguardo sulle cose, la consapevolezza dei propri mezzi, il coraggio della propria immaginazione: tutto questo, come scrive Eggers, passa attraverso la capacità di usare la parola. L’utilizzo della parola al centro di tutto. Ecco l’altra direzione ostinata che orienta il nostro tempo insieme.
Con la scrittura si acquisiscono e si sviluppano non solo abilità linguistiche, si impara a pensare e a non avere timore delle parole, anzi padroneggiarle, si conquista la possibilità di esprimersi in società, nelle differenze individuali, e di partecipare alla costruzione del mondo in modo collaborativo anche in circostanze così particolari, anche separati da uno schermo.

Partiamo insieme alla volta di un posto meraviglioso, un luogo fantastico, fatto di PAROLE e TEATRO.” (Compagnia Rodisio)

L’idea centrale su cui si basa il laboratorio è quella di stimolare l’uso della scrittura, per arrivare alla creazione di veri e propri soggetti teatrali e partiture drammaturgiche, fatte di personaggi, situazioni, micro-racconti e piccoli dialoghi.

Al centro degli incontri ci saranno la curiosità, la meraviglia e il gioco, come generatori di conoscenza, un approccio all’inventare e allo scrivere artistico, soggettivo, creativo ed estremamente personale.

Tutto il percorso sarà costellato da continue suggestioni e stimoli che i bambini potranno conservare come piccoli semi.

Il percorso si rivolge alle classi del secondo ciclo elementare e si articola in un ciclo di 6 incontri che verranno svolti a distanza, sulla piattaforma più familiare alla singola scuola.

Il materiale prodotto da ogni classe verrà rielaborato dalla compagnia rodisio e restituito in forma di video alla fine all’esperienza vissuta. Attraverso questa visione ogni classe potrà quindi assistere alla messa in scena del proprio soggetto.
Info e prenotazioni: progetti.teatrotestori@elsinor.net.

“Quando ovunque si sussurra al loro orecchio che possono trovare piacere solo nel consumo sfrenato, l’educazione deve dimostrare, ogni giorno, che il vero piacere sta nella condivisione di ciò che non è esauribile: le opere d’arte e di cultura, le conoscenze e i saperi, la trasmissione e la creazione, tutto ciò che può moltiplicarsi all’infinito perché ciascuno non ne privi gli altri, perché chiunque vi acceda possa farlo per condividerlo quanto vuole con gli altri.

È lì il nodo culturale, antropologico, della rivoluzione che forse ci salverà.” (Compagnia rodisio)

compagnia rodisio
Manuela Capece e Davide Doro, attori, autori e registi che lavorano insieme dal 1997, fondano la compagnia rodisio nel 2005. Da allora la compagnia porta avanti il suo lavoro in Italia e all’estero, produce spettacoli per bambini e per tutti, cura e progetta percorsi di ricerca e di formazione per bambini, ragazzi e adulti. I suoi spettacoli sono tradotti in 10 lingue. La compagnia rodisio ha prodotto i suoi spettacoli, oltre che in Italia, in Francia, Inghilterra, Giappone, Russia, Danimarca e Liechtenstein. Il suo linguaggio scenico si nutre di quotidianità, per farne emergere gli aspetti più sorprendenti, parlando sempre con ironia e leggerezza. Insegue, con passione, un’idea di apertura e condivisione e cerca la sua crescita nel viaggio e nel contatto con lingue, culture e pubblici differenti. Alla base della poetica della compagnia rodisio ci sono la ricerca, la rielaborazione e la composizione di materiali raccolti nel corso di laboratori con i bambini, condotti da anni in Italia e all’estero, a scuola e nei teatri. E’ proprio da immagini, parole, idee e stimoli che emergono durante questo tipo di lavoro che la compagnia elabora successivamente i propri spettacoli.

L’attività teatrale fatta con bambini e ragazzi diventa dunque momento fondamentale ed imprescindibile nel processo creativo che genera gli spettacoli.

La compagnia rodisio prende il suo nome dal rodizio, un tipico sistema di ristorazione sudamericano.

Elisa Zaninotto si diploma alla Scuola d’Arte Paolo Grassi di Milano, lavora come insegnante di scuola primaria e per diciassette anni ha esercitato la professione di educatrice.

Da diversi anni collabora come dramaturg con il regista d’Opera Damiano Michieletto.

“In questo fantasticare, fatto col corpo tutto intero compresa lingua, dita, fegato e pupille, sta la radice più antica del nostro creare mondi, sorgente creativa primaria potenzialmente illimitata, che nasce quando siamo molto piccoli e poi cerchiamo tutta la vita di ritrovare, perché è sorgente essenziale e profonda.”
(Franco Lorenzoni)