Rimini

Le tradizioni marinare rivivono con la pesca alla tratta e diventano un’occasione per ringraziare medici ed infermieri

RIMINI – Rimini mantiene ben saldo il suo legame con il mare e i suoi lavori, tenendo vivi i ricordi e le tradizioni che sono al centro di alcune rievocazioni marinare come quella della pesca “alla tratta”. Una tecnica di pesca conosciuta fin dall’antichità, un tipo di pesca costiera “povera”, che ogni anno viene riproposta attraverso esibizioni pratiche sulla spiaggia riminese.

I prossimi appuntamenti saranno il 4 e il 18 settembre, organizzati dalla ONLUS “Rimini per tutti”. In particolare, il 4 settembre sarà una speciale serata dedicata a medici ed infermieri impegnati in prima linea in questo lungo periodo di pandemia e vedrà proprio loro, circa 130 operatori sanitari, ospiti della “Rustida”, una lunga tavolata di ringraziamento per il loro lavoro.

Fra le tradizioni marinaresche più antiche e radicate vi è la pesca “alla tratta”, una attività corale dei borghi marinari, un momento di condivisione per la comunità di pescatori, e non, che viveva a Rimini.

Pratica in uso fino agli anni 50 del secolo scorso, prevedeva l’uso di una grande rete che da un lato doveva strisciare sul fondo con l’ausilio di piombi, mentre l’altro lato, teso verso la superficie, veniva dotato di galleggianti (sugheri). Inoltre, mentre un capo restava fissato sulla battigia, l’altro capo, con l’aiuto di una piccola barca veniva portato in acqua creando un ampio semicerchio, sino a tornare a terra. A questo punto, i pescatori, immersi nell’acqua in due file distinte, iniziavano a recuperare le due cime, e legandosi in vita il crocco (e’ croc), tiravano a terra la rete che, strisciando sul fondale, intrappolava il pesce rimasto all’interno del semicerchio.

Scomparsa come tecnica di pesca, viene oggi rievocata grazie all’associazione ONLUS “Rimini per tutti”, la quale, con il doppio scopo di salvaguardare una antica tradizione e finanziare progetti sociali, organizza ancora oggi giornate di “Pesca alla Tratta” sulle spiagge di Rimini.

Gli appuntamenti, che prevedono dimostrazioni in spiaggia nelle giornate del 4 e 18 settembre, cominciano alle 17 circa con la calata delle reti. Tutti possono partecipare alla pesca rivivendo in prima persona l’antica tradizione. Al termine della tratta, dopo il ritiro delle reti, intorno alle 18.30, è prevista una degustazione di pesce cotto secondo l’antica tradizione riminese, piadina e vino bianco locale, offerta a tutti coloro che partecipano alla rievocazione.

Chi avesse voglia di diventare pescatore per un giorno non deve fare altro che presentarsi nel pomeriggio, intorno alle ore 17.00, al Bagno 99 Loretta.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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