Ferrara

Le “Azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città di Ferrara”

Incontro tra il Comune, la Provincia e la Regione Emilia Romagna sul Programma speciale d’area

FERRARA – Si è svolto la settimana scorsa l’incontro tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e Provincia di Ferrara per la verifica del Programma Speciale d’Area “Azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città di Ferrara” alla presenza dell’Assessore regionale Patrizio Bianchi, degli Assessori del Comune di Ferrara Aldo Modonesi e Roberta Fusari, dell’Ach. Massimo Mastella con delega del Presidente della Provincia, e dei funzionari di Regione, Provincia e Comune.

Il Programma è lo strumento individuato nel 2006 dagli Enti partecipanti come il più efficace per accompagnare la riqualificazione del centro storico della città di Ferrara, nella programmazione degli interventi destinati ad attivare un processo di sviluppo economico locale, preservando il centro storico, come previsto anche delle indicazioni del Piano di gestione UNESCO.

I Programmi d’Area sono strumenti speciali previsti dalla Legge Regionale N.30 del 19 agosto 1996, e prevedono: ” un complesso di interventi finalizzati alla valorizzazione di aree territoriali caratterizzate da peculiari situazioni economiche, sociali, culturali ed ambientali, nonché di aree urbane per le quali appaiono necessari rilevanti interventi di riqualificazione e di recupero, per la cui realizzazione sia necessaria l’azione coordinata ed integrata di più soggetti pubblici e privati”.

Si tratta di uno strumento amministrativo, ancora oggi, solido e flessibile, concertato e condiviso, che ha permesso di convogliare in questi anni un investimento di oltre 17, 5 milioni di euro complessivi dei quali 9, 5 impegnati dall’Amministrazione comunale e quasi 8 milioni di euro come contribuito della Regione.

Le cifre, negli anni di realizzazione, sono aumentate a oltre 25 milioni di euro per la parte di attuazione comunale. Oltre a questo investimento, il programma ha mobilitato complessivamente risorse di enti e di privati cointeressati per un importo prudenzialmente stimabile in oltre 200.000.000 di Euro.

Le riqualificazioni urbane più importanti (da Piazza Trento Trieste, a corso Martiri della Libertà, alle riqualificazioni delle principali strade del centro storico; da casa Minerbi, agli interventi in corso su Palazzo Massari, a l’illuminazione artistica del centro) e le varianti d’uso su aree strategiche, anche private, inserite nel programma (area ex Enel, ex Mof-Darsena, ex Cavallerizza, e molte altre) sono state realizzate all’interno della cornice importante del Programma Speciale d’Area, che sta guidando in una visione strategica tutti gli interventi sul Centro Storico.

Il lungo percorso previsto dal Programma ha consentito alle Amministrazioni di mantenere alto il grado di attenzione alla città, accompagnando i mutamenti in atto nel quadro urbanistico, economico e sociale.

Il centro città è una realtà complessa, dove coesistono forze economiche, sociali e culturali che si pongono l’obiettivo di rendere la qualità della vita elevata e di adeguarsi alle diverse fasi dei cicli storici ed economici.

Insieme ci si è preoccupati del recupero e del riutilizzo del patrimonio esistente, della conservazione dei beni del Centro Storico sottoposti alla protezione e alla salvaguardia dell’UNESCO, contemporaneamente si dato avvio ad una nuova trasformazione urbana volta a rivitalizzare il Centro Storico ed a riqualificare il sistema dei servizi, in modo da elevare l’accoglienza ai cittadini, agli operatori economici ed ai turisti.

Come atto di chiusura, gli Enti partecipanti hanno concordato di operare alcune rimodulazioni degli investimenti ancora non completati, per un investimento di circa 1.720.000,00 euro di risorse comunali da investire nei comparti di P.tta Gobetti, P.zza Travaglio, P.tta Cortevecchia, via Brasaola in sostituzione di alcune opere oggi ritenute non più prioritarie.

La Conferenza di Programma è terminata con il voto unanime di tutti i partecipanti e la firma del verbale dell’incontro.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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