Modena

L’archivio dell’architetto Lugli alla Biblioteca Poletti

La donazione dei documenti del professionista, per volontà dei suoi eredi, consiste in migliaia di materiali tecnici che ripercorrono anche la storia urbanistica di Modena

MODENA – Ottanta metri lineari di buste e faldoni, oltre 1.200 “tubi” con all’interno elaborati grafici e centinaia di disegni e fotografie: in tutto alcune migliaia di documenti tecnici firmati dall’architetto Tiziano Lugli, che, consentendo anche di ripercorrere la storia urbanistica di Modena nella seconda metà del Novecento, saranno presto a disposizione di studiosi e cittadini. L’archivio professionale dell’architetto Lugli – schizzi, progetti, fotografie e relazioni – è stato infatti donato, per volontà degli eredi del professionista, alla Biblioteca civica Poletti, specializzata in arte e architettura, in cui nelle prossime settimane potrà essere trasferito l’importante lascito.

L’archivio Lugli comprende una mole considerevole di documentazione di elevata importanza storico-culturale che “racconta” oltre cinquant’anni di attività: si spazia dall’edilizia residenziale a quella commerciale, passando per restauri, piani particolareggiati e piani regolatori. I materiali tecnici saranno disponibili per la consultazione pubblica nelle sale della Poletti, a Palazzo dei musei, dopo i lavori di riordino e inventariazione che sono attualmente in corso.

Nato a Soliera nel 1934 e scomparso nel 2020, Lugli ha firmato diverse opere che caratterizzano il paesaggio urbano di Modena, come, per esempio, il Direzionale 70 e Leonardo e il complesso Modena Due; la sua impronta profonda sullo sviluppo urbanistico di Modena ha riguardato anche la progettazione di aree, quartieri e distretti, come il Villaggio Giardino e il Villaggio Zeta, il comparto Corassori e i quartieri Torrenova, Amendola e Morane. L’architetto si è occupato, inoltre, di restauro e ristrutturazione, intervenendo su importanti edifici cittadini come il comparto della Manifattura Tabacchi (in collaborazione con Paolo Portoghesi), l’ex Gruppo rionale “XXVI settembre”, poi divenuto “Fondazione Marco Biagi”, Palazzo Boschetti e Palazzo Campori. Altri progetti di rilievo sviluppati da Lugli sono la Galleria Ferrari a Maranello e il restauro della Palazzina della Casiglia a Sassuolo (in collaborazione con Gae Aulenti), il riordino urbano delle aree delle ex-acciaierie Falck a Sesto San Giovanni e i piani integrati d’intervento del quartiere Garibaldi Repubblica a Milano e delle aree industriali dismesse ex-Sitoco nella laguna di Orbetello.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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