La scomparsa di Dante Stefani

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Il cordoglio di Bonaccini e della Regione: “E’ stato tra quanti hanno preso nelle loro mani le comunità sconvolte dalla guerra e ne hanno disegnato il futuro”

BOLOGNA – Dante Stefani appartiene a quella generazione di persone che ha preso nelle loro mani città e territori sconvolti dalla guerra, ne hanno delineato i percorsi di ricostruzione e di ripresa, guardando non solo alle situazioni del momento, pur nella drammaticità in cui si presentavano, ma anche al futuro.

Giovane partigiano, Dante Stefani è stato apprezzato dirigente politico, uomo delle istituzioni che ha creduto fortemente nel ruolo che potevano avere le nascenti Regioni nei primi anni ‘70, impegnandosi come assessore al bilancio nella prima legislatura dell’Emilia-Romagna.

Ma Stefani, dopo l’impegno in Senato, è stato anche un uomo che ha saputo guardare al mondo del lavoro e dell’impresa, come prospettiva di crescita della società. E lo ha fatto da presidente della Fiera di Bologna, creando le basi affinché essa si potesse affermare in Italia e nel mondo.

A nome mio personale, della Giunta regionale e dell’intera comunità emiliano-romagnola, esprimo vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”.

È quanto afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, alla notizia della scomparsa di Dante Stefani.