La ricercatrice dell’Università di Parma Alessia Ferrari tra i 10 finalisti del Premio nazionale GiovedìScienza

Con un approfondimento volto a mostrare come la modellazione numerica delle alluvioni possa contribuire a ridurne gli impatti. Il 16 maggio a Torino la presentazione

PARMA – La ricercatrice dell’Università di Parma Alessia Ferrari è tra i 10 finalisti del Premio nazionale GiovedìScienza, che ogni anno dà visibilità al lavoro di giovani ricercatrici e ricercatori italiani.

Nel complesso 71 le candidature arrivate per l’edizione 2024 del premio, istituito dall’Associazione CentroScienza Onlus, che si chiuderà il 16 maggio all’Accademia delle Scienze di Torino con la presentazione dei progetti finalisti e la designazione della vincitrice o del vincitore.

Alessia Ferrari ha raggiunto la finale con un elaborato sulla modellazione numerica delle piene fluviali e delle alluvioni, mostrando alcuni dei risultati raggiunti negli studi condotti dal gruppo di ricerca HyLab del Dipartimento di Ingegneria e Architettura di cui fa parte.

Lo presenterà il 16 maggio insieme alle altre ricercatrici e agli altri ricercatori finalisti, cercando di essere il più possibile chiara e comprensibile. Il premio GiovedìScienza ha infatti l’obiettivo di incoraggiare impegno e attenzione delle protagoniste e dei protagonisti della ricerca per la comunicazione della scienza. Il riconoscimento è rivolto alle ricercatrici e ai ricercatori under 35 che abbiano ottenuto risultati rilevanti dal punto di vista scientifico-tecnologico operando in un ente di ricerca italiano e che parallelamente abbiano dimostrato competenza nella diffusione di queste conoscenze presso il grande pubblico.

Accanto al lavoro di ricerca diventa infatti sempre più rilevante la capacità delle scienziate e degli scienziati di comunicare in modo chiaro ed efficace i risultati ottenuti. In questo contesto l’impegno diretto nella comunicazione scientifica si rende indispensabile.

A giudicare le presentazioni saranno una Giuria tecnica, composta da 5 professioniste/i esperte/i nella comunicazione scientifica, e una Giuria popolare, composta da 5 classi delle scuole secondarie di secondo grado.