Spetta dunque all’Ente di Piazza della Pace il compito di eseguire interventi di abbattimento con arma da fuoco attraverso la Polizia Provinciale nel territorio agricolo, ma anche di coordinare l’attività dei coadiutori autorizzati, gestire le comunicazioni degli interventi diretti degli agricoltori, gestire le richieste di intervento e fornire le gabbie di cattura dotate di matricola identificativa.
Per gli ambiti urbani la competenza è invece dei Comuni, che attivano il controllo della nutria con l’uso esclusivo di gabbie trappola da parte degli operatori abilitati.
Nel corso del 2016 (da luglio a dicembre) la Polizia provinciale ha effettuato 36 interventi diretti con l’abbattimento di 356 animali; altre 261 nutrie sono state soppresse da parte di agricoltori o coadiutori autorizzati dopo la cattura con gabbie trappole fornite dalla Provincia (56 le gabbie affidate nel 2016).
Per il 2017, attraverso lo specifico progetto predisposto dal dirigente della Polizia provinciale dott. Peri, si prevede di incrementare gli interventi diretti di abbattimento con arma da fuoco da parte della Polizia provinciale e a questo scopo è stato costituito un nucleo specifico di agenti che avrà come attività prevalente proprio l’attuazione del piano di controllo della nutria.
Il piano della Provincia prevede anche un aumento degli interventi di cattura e soppressione attraverso l’uso di gabbie-trappole da parte degli agricoltori e dei soggetti abilitati.
“La Provincia sta svolgendo anche il suo ruolo istituzionale di coordinamento – spiega ancora il presidente Fritelli – Abbiamo infatti proposto una convenzione per collegare, organizzare e semplificare le attività di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti con la Provincia nell’attuazione del piano regionale: i Comuni, gli enti idraulici, gli ambiti territoriali di caccia. I Comuni di Sissa-Trecasali, Colorno, Busseto, Fontanellato, Collecchio, Noceto, Fidenza e Salsomaggiore hanno già approvato e sottoscritto la convenzione.”
I Comuni convenzionati potranno, tra l’altro, segnalare alla Polizia provinciale le zone del territorio comunale in cui, per la densità degli animali presenti e per i danni arrecati, è necessario programmare interventi coordinati e prolungati nel tempo per una efficace azione di contenimento della specie.
Inoltre i Comuni potranno autonomamente decidere di stanziare contributi a rimborso delle spese per le attività di trappolaggio gestite dagli operatori abilitati, anche attraverso accordi specifici con gli ambiti territoriali di caccia interessati.
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