La Polizia Municipale di Cesena ferma due camionisti con il cronotachigrafo alterato

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Pesantissime sanzioni e ritiro delle due patenti

Polizia municipaleCESENA – I controlli sui mezzi pesanti effettuati dalla Polizia Municipale di Cesena –Montiano hanno portato, nei giorni scorsi alla scoperta in località San Cristoforo, di due autoarticolati che circolavano con cronotachigrafo alterato da calamite.

Questo stratagemma determina il mancato arrivo del segnale, impedendo così la registrazione delle ore di guida e della velocità sul cronotachigrafo in dotazione a tutti i mezzi pesanti. Non può però sfuggire ai controlli perché segnala che il veicolo è fermo anche quando è in marcia.

I due “furbetti della calamita” – J. S., 43 anni, di origine macedone ma residente in provincia di Ancona e Z. D., 49 anni, residente in provincia di Campobasso, sono stati sanzionati ciascuno con € 1.696 e con la decurtazione di 10 punti della patente che è stata immediatamente ritirata e sarà sospesa da 15 giorni a tre mesi.

E non è finita qui: tali violazioni, infatti, vengono segnalate alla Direzione Provinciale del Lavoro che ispezionerà le sedi delle ditte di autotrasporto e valuterà se queste aziende sono perseguibili per il reato di rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro previsto all’articolo 437 del codice penale.

“Su questo versante – sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi – l’impegno della PM ha portato a risultati importanti. Dall’inizio del 2016, grazie a questa attività, sono state ben 202 le infrazioni contestate agli autotrasportatori, in particolare per quanto riguarda il mancato rispetto dei tempi di riposo obbligatori. E c’è un nucleo specializzato, costituito da sei agenti coadiuvati dall’ispettore capo Rinaldi, che svolge costantemente attività di controllo sugli autocarri in transito sulle strade urbane, provinciali ed extraurbane, dedicando particolare attenzione proprio al rispetto dei tempi di guida. Questo per garantire la sicurezza sia degli autotrasportatori che degli altri utenti della strada, perché è evidente che guidare un mezzo pesante in condizioni di affaticamento pregiudica la capacità di attenzione e comporta maggiori rischi di incidenti. Ma crediamo che ciò serva anche a tutelare l’intero settore dell’autotrasporto, per scoraggiare chi vuole fare il furbo e opera una concorrenza sleale nei confronti di chi, invece, rispetta le regole”.