Bruno Spadini, 99 anni tra un mese, è uno degli ultimi testimoni di quel lontano 25 aprile del 1945, quando, fra i primi, raggiunse piazza Garibaldi, assieme ai compagni della III Brigata Julia, il giorno della Liberazione. In occasione della consegna della medaglia di riconoscimento da parte del Sindaco, Federico Pizzarotti, accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni, è stata portata sul posto la bandiera originale della III Brigata Julia.
Si è trattato di un momento particolarmente significativo in cui il Comandante Partigiano Bruno ha rievocato i momenti indimenticabili legati alla Liberazione, il loro valore, la lotta per la Resistenza che ha portato ad un’Italia libera e democratica. Ed ha anche ricordato alcuni episodi legati ai suoi rapporti con Giuseppe Dossetti.
E’ stata una cerimonia sobria, in linea con il momento di emergenza sanitaria del Paese, ma molto sentita e emozionante grazie all’alto valore simbolico ad essa connessa, come hanno ricordato il Sindaco, Federico Pizzarotti, ed il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni.
Bruno Spadini, nome di battaglia “Bruno”, nasce a Traversetolo il 31 maggio 1922, da una famiglia numerosa composta da 4 fratelli e 5 sorelle. A 20 anni rispose alla Leva militare ed entrò nel Reparto Bersaglieri di Reggio Emilia, da cui in seguito fu trasferito a Trieste e poi a Pinerolo.
Dopo l’8 settembre 1943 ricevette l’ingiunzione ad arruolarsi nelle truppe della Repubblica di Salò, ma dopo essersi presentato al Distretto per salvare la famiglia da possibili ritorsioni, decise di entrare nella Resistenza, dove in seguito ricoprì la carica di Vicecomandante della III Brigata Julia.
Nel febbraio del 1944, insieme a una decina di amici, tra cui il fratello Gino, Bruno decise di raggiungere i partigiani del Penna e, successivamente, di trasferirsi a Palanzano. Dopo il rastrellamento del luglio ’44, il gruppo si rifugiò sul passo del Lagastrello, sul Monte Acuto, scendendo poi verso Tizzano e Bazzano per sfuggire ai tedeschi.
A gennaio del ’45 il gruppo si trasferì a Trevignano, sotto il monte Caio, e lì nacque la III Brigata Julia, voluta dal Maggiore Gloria, Ispettore di zona, di cui Paolo il Danese era il comandante e Vice comandante Bruno Spadini. La III Brigata Julia fu la prima ad arrivare a Parma il 25 Aprile.
La resistenza del partigiano Bruno non è stata improntata solo sulla volontà di liberazione della patria dalla dominazione straniera e dal regime fascista, ma anche sulla ricerca di pace e giustizia per tutti.
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