La figura del padre nella letteratura

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Parliamone insieme a Franco Nembrini venerdì 4 giugno 2021 su ICARO TV

emilia-romagna-news-24RIMINI – La Fondazione San Giuseppe continua gli incontri dedicati a San Giuseppe, su ICARO TV, per parlare, vivere e riscoprire la figura del suo patrono.

Al terzo incontro, all’interno della rubrica “Come se fosse facile” venerdì 4 giugno alle ore 21.30 su ICARO TV (canale 91 del digitale terrestre https://www.icaroplay.it/icarotv/) con Franco Nembrini (insegnante ed educatore) e Marina Fabbri (Direttore Fondazione San Giuseppe) per approfondire, insieme, nuove tematiche sulla figura del padre nella letteratura.

Disponibile successivamente su https://www.icaroplay.it/programmi/come-se-fosse-facile/

Franco Nembrini

Nasce a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, il 15 agosto del 1955.

Si iscrive quindi al liceo ma, a sedici anni, per esigenze familiari è costretto a lasciare la scuola e ad andare a lavorare in fabbrica. A diciotto decide di prendere il diploma di maturità magistrale, e in tre mesi di “studio matto e disperatissimo” (Leopardi è, con Dante, l’altra sua grande passione) prepara gli esami da privatista. Si iscrive quindi al corso di laurea in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. Nel frattempo inizia a insegnare religione (è il primo insegnante laico della diocesi bergamasca), diventa uno dei responsabili di Comunione e Liberazione di Bergamo, si sposa e ha quattro figli maschi.

Si laurea nel 1982 e, qualche tempo dopo, un gruppo di genitori disperati bussa alla sua porta: è l’inizio della scuola media libera “La Traccia” di Calcinate (BG) che oggi conta circa mille alunni.

Dal 1999 al 2006 è presidente della Federazione Opere Educative (FOE), l’associazione di scuole paritarie legata alla Compagnia delle Opere. Nello stesso periodo fa parte del Consiglio nazionale della scuola cattolica e della Consulta nazionale di pastorale scolastica della CEI, nonché della Commissione per la parità scolastica del Ministero dell’Istruzione.

Negli ultimi anni, a seguito dell’inatteso successo dei suoi libri “Dante poeta del desiderio” e “Di padre in figlio” è stato chiamato a parlare di educazione e di Dante in tutta Italia e all’estero, in particolare in Spagna, Portogallo, America Latina e nei paesi del mondo russofono (Russia, Ucraina, Kazakhistan, Siberia).

Fonda nel 2012 una piccola casa editrice, la Centocanti, con la quale pubblica un cofanetto di dvd “El Dante” e il suo commento al “Miguel Manara” di Milosz.

Proprio il cofanetto di “El Dante”, realizzato nel 2012, attira l’attenzione di Tv2000, emittente della CEI, che propone a Franco di raccontare in televisione la sua passione per Dante e per la letteratura. Nasce così il ciclo di 34 puntate “Nel mezzo del Cammin”, mandato in onda tra il 2015 e il 2016.

A seguito del successo ottenuto, nel 2016 realizza, sempre per Tv2000, “L’avventura di Pinocchio”.

Nel 2018 ha pubblicato per Mondadori, insieme a Gabriele Dell’Otto con prefazione di Alessandro D’Avenia, “Inferno” il primo di tre volumi di una nuova Divina Commedia interamente commentata e illustrata. Da maggio 2020 è disponibile “Purgatorio”, in attesa del “Paradiso”, in uscita ad agosto 2021.

Dall’ottobre 2018 è membro del “Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita” e dal 2020 è stato scelto come socio onorario e consultore dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani).

Fondazione San Giuseppe

La Fondazione San Giuseppe in stretto rapporto con i servizi territoriali pubblici e le istituzioni private operanti nel settore, si prefigge di assicurare ai minori di ambo i sessi, in situazione di disagio psicologico, morale ed economico, interventi ed iniziative atti a garantire pari opportunità e diritti sociali, nonché a prevenire, rimuovere o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale o familiare derivanti da limitazioni personali e sociali, da condizioni di non autosufficienza e da difficoltà economiche.

La Fondazione intende proseguire la sua vocazione alla solidarietà, attraverso:

· l’accoglienza di minori in difficoltà e di persone portatrici di svantaggio fisico, psichico e sociale, supportate e seguite da personale appositamente formato e preparato;

· l’offerta di un percorso di educazione ed integrazione come elementi di riscatto capaci di formare i giovani e garantire loro un futuro di autonomia;

· la vicinanza al territorio riminese per essere un interlocutore di fiducia attento alle necessità emergenti;

· la valorizzazione del proprio patrimonio storico come strumento di comunicazione e contatto con i benefattori ed a beneficio per le generazioni future.

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