Rimini

La dichiarazione dell’Assessora alla Transizione ecologica del Comune di Rimini, Anna Montini

Tartaruga – Foto di Fondazione Cetacea

RIMINI – La dichiarazione dell’Assessora Anna Montini: 

“Delfini che saltano tra le onde dell’Adriatico, tartarughe che vengono prese in cura e poi riaccompagnate nel loro habitat acquatico, cefali, leccie, orate, saraghi, sgombri, sardine, tonnetti alletterati, pesci balestra e tanti altri animali marini. Anche la presenza di meduse, a volte guardate con diffidenza, è un indicatore dell’ottima salute del mare. 

L’estate 2023 passerà alla storia anche per il numero crescente di segnalazioni circa il ritorno di specie marine la cui presenza negli ultimi anni non era così evidente né registrata. Dal punto di vista biologico è il segnale della salute del mare Adriatico e della straordinaria biodiversità che lo anima. 

L’attività preziosa di associazioni come Sub Rimini ‘Gian Neri’ con le loro escursioni subacquee al largo, ove vi sono piattaforme o altri manufatti sommersi, start up come le Mariscadoras, gli stessi rilievi che vengono dalle numerosissime attività della pesca che operano lungo la costa di Romagna: indicano tutte una crescita rigogliosa dell’habitat naturale durante la stagione 2023.  

Basta poi aprire una semplice pagina social, per farsi un’idea dei tanti delfini e altri cetacei al largo della costa avvistati solo nelle ultime settimane dalle varie imbarcazioni, da Nord a Sud. O ancora, basta pensare agli emozionanti rilasci delle tartarughe Caretta Caretta dopo il ricovero da parte del team di professioniste e professionisti della Fondazione Cetacea. Considerando i dati dell’anno in corso, Fondazione Cetacea ne ha curate e rilasciate 14 in Provincia, di cui 8 nel Comune di Rimini. A queste, inoltre, se ne aggiunge una nona che verrà rilasciata domani, 29 agosto, al Bagno Pietro 37 di Viserba. 

La presenza di queste affascinanti creature è un indicatore importante della qualità delle acque dell’Adriatico e della ricchezza del suo ecosistema marino, tra gusci, pinne e pesci indice della salubrità che caratterizza il Mediterraneo.   

Il nostro è un mare spesso incompreso, ma, al di là di questo, non solo è lo specchio d’acqua più attentamente monitorato e controllato d’Italia ma presenta tesori naturali e un ambiente eco-marino equilibrato a livello microbiologico e in perfetta salute, capace, allo stesso tempo, di donare inaspettate sorprese agli appassionati della flora e della fauna. Una vitalità a testimonianza di una ricca biodiversità, tesoro e patrimonio prezioso da salvaguardare”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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