Incontri del Mediterraneo a Riccione dal 21 al 23 marzo

98

RICCIONE (RN) – Da Mare Nostrum a palcoscenico di una tragedia che prosegue ininterrotta da anni e non accenna a diminuire, il Mediterraneo è un mare che divide due sponde e due mondi sempre più lontani.

Per fare il focus su quello che accade a pochi chilometri dalle nostre coste, la prossima settimana prendono il via a Riccione gli Incontri del Mediterraneo. La rassegna, giunta alla diciassettesima edizione, si svolge nelle giornate di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 marzo, ma si comincia prima, con due anteprime.

Lunedì 18, alle 21, al CinePalace di Riccione si è cominciato con la proiezione del film: Dove bisogna stare, di Daniele Gaglianone, scritto con Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici Senza Frontiere (MSF), sarà presente Stefano Collizzolli, co-autore e Luigi Brusco, volontario del gruppo MSF Bologna. La pellicola racconta l’immigrazione non dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo, ma di quattro donne italiane che hanno deciso di impegnarsi spontaneamente e gratuitamente nella cura e nell’accoglienza di persone migranti. A inizio serata è stato presentato anche il programma delle giornate del Festival.

Martedì 19, la seconda anteprima è stata con padre Alex Zanotelli già direttore di Nigrizia, missionario in Africa, che alle 20.45 Teatro Tarkowskij di Rimini, in Brandolino 13, ha parlato di: Costruiamo ponti e non muri. L’incontro era in collaborazione con Missio – Rimini.

Giovedì 21 cominciano le giornate “ufficiali”, al centro della Pesa, Biblioteca di Riccione, con l‘inaugurazione, alle 18, della mostra Percorsi interiori del fotoreporter francese Bruno Fert, realizzata in collaborazione con Medici senza frontiere. La mostra racconta gli interni dei rifugiati, i luoghi domestici dove, chi è costretto ad accamparsi in luoghi provvisori, vive e passa le proprie giornate. Saranno presenti Luigi Brusco e Leonardo Frisari, chirurgo ed operatore umanitario di Medici Senza Frontiere che racconterà la sua esperienza in contesti di emergenza come Yemen, Iraq, Gaza.
Alle 18.45 presentazione del libro “Come è profondo il mare. La plastica, il mercurio, il tritolo ed il pesce che mangiamo” di Nicolò Carnimeo, intervistato da Fabio Fiori. Si continua alle 19.30 con la proiezione del docu-film Intervista a Denis Mukwege – Premio Nobel per la pace 2018, di Francesco Cavalli.
Alle 21.15 comincerà il primo dei tre dibattiti che animerà le serate del Festival, a tema: Diritti umani e libertà negate sul fronte mediterraneo. Parteciperanno Alessandra Ballerini, avvocato, difensore della famiglia Regeni, Roberto Zichitella, giornalista Radio Rai, Davide Demichelis, giornalista, conduttore Radici-Rai 3, Leonardo Frisari, chirurgo ed operatore umanitario di Medici Senza Frontiere. Modera Gigi Riva, giornalista de L’Espresso e di La Repubblica.

Venerdì 22, sempre alle 18 e sempre al Centro della Pesa, due le proiezioni pomeridiane. La prima è The city and the sky di Guendalina Salini, progetto nato dalla collaborazione dell’artista con Giulia Anita Bari, violinista e operatrice umanitaria per anni impegnata nella tutela dei braccianti stranieri nei ghetti del sud Italia, con la quale fondano nel 2017 il collettivo La Frangia.
Alle 19.30 invece è la volta di Intervista a Mimmo Lucano di Simona Tarzia e Fabio Pallio. Alle 18 e 30, tra le due proiezioni, Andrea Membretti dell’Università di Pavia e Eurac, il centro di ricerca applicata sui mutamenti climatici, presenta il libro “Montanari per forza”.
Membretti sarà poi anche protagonista del dibattito serale, alle 21.00, dal titolo: Tutti hanno diritto ad un futuro migliore. Buone pratiche di accoglienza ed integrazione, insieme a Enzo Infantino, Rete Comuni Solidali, gruppo nato per dare concretezza ai progetti di solidarietà internazionale, e Domenico Staiti, docente al DAMS di Bologna, che porta avanti un corso di laurea sulle buone pratiche d’integrazione. Modera Mario Galasso, direttore di Caritas Rimini.
La serata si chiude con il concerto di Daniele Maggioli, in collaborazione con We Reading, “Amerika”, dedicato all’emigrazione europea in America agli inizi del ‘900.

Primo ospite della terza giornata, sabato 23, è Marco Minniti, ex ministro degli Interni, che alle 18 presenterà il libro “Sicurezza è libertà -Terrorismo e immigrazione: contro la fabbrica della paura”, intervistato da Alessandro Rondoni, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna.
Alle 19.30 ci sarà il monologo teatrale “E’ diluvie”, di Francesco Gabellini.
La tavola rotonde dell’ultima serata ha come tema: Politiche di accoglienza e corridoi umanitari. Intervengono: Christophe Sanchez, dell’Accademia della integrazione, comune di Bergamo, Luciano Marzi, Caritas Rimini, Laura Simoncelli, Comunità Papa Giovanni XXIII° e Giacomo Pacassoni, medico volontario imbarcato su Open Arms. Modera Stefano Rossini, giornalista di Icaro e Il Ponte.

Percorsi Interiori MSF Incontri Mediterraneo

Medici Senza Frontiere a “Incontri del Mediterraneo” con una mostra e un film sul tema della migrazione
“Percorsi interiori” una mostra fotografica che racconta le storie di migranti attraverso oggetti e spazi di vita e “Dove Bisogna Stare” il film documentario sulla società civile che accoglie.

Il Gruppo di Volontari di Medici Senza Frontiere di Bologna ha organizzato due eventi nell’ambito di “Incontri del Mediterraneo”, la rassegna, giunta alla diciassettesima edizione, che si svolge a Riccione per fare un focus su quanto accade a pochi chilometri dalle nostre coste sul tema della migrazione.
Lunedì 18, alle 21.00 al CinePalace di Riccione è stato proiettato il film “Dove bisogna stare”, di Daniele Gaglianone, scritto con Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici Senza Frontiere (MSF), che racconta quattro donne italiane che hanno deciso di impegnarsi spontaneamente e gratuitamente nella cura e nell’accoglienza di persone migranti. Sarà presente Stefano Collizzolli, co-autore e Luigi Brusco, volontario del gruppo MSF Bologna.
“Dove Bisogna Stare”, non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: “È innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino” afferma il regista Daniele Gaglianone, che si è messo in ascolto dei volontari e delle volontarie della società civile impegnati a costruire un’Italia che accoglie.

Giovedì 21, ci sarà l‘inaugurazione alle 18.00 della mostra Percorsi interiori del fotoreporter francese Bruno Fert, realizzata in collaborazione con Medici Senza Frontiere, che racconta le storie delle popolazioni in fuga da guerre e povertà, mostrando l’umanità dei loro volti e i ripari di fortuna in cui sono costretti a vivere in Grecia e in Francia. Saranno presenti Luigi Brusco e Leonardo Frisari, chirurgo bolognese ed operatore umanitario di Medici Senza Frontiere che racconterà la sua esperienza in contesti di conflitto come Yemen, Iraq, Gaza.

“Ho lavorato come chirurgo in diversi contesti d’emergenza in aree di conflitto o estrema povertà. Forse è più facile comprendere le ragioni di fuga da una guerra che la migrazione per fame e carestie. Ho assistito direttamente sul campo a situazioni drammatiche, dove ho visto persone costrette a lasciare la propria casa, gli affetti dei propri cari per andare in paesi dei quali non si conosce neppure la lingua, affrontando pericoli di ogni genere pur di salvare la propria vita e quella della propria famiglia” racconta Leonardo.

La mostra è un progetto fotografico realizzato nei campi profughi in Francia e Grecia, dove grazie alla collaborazione delle equipe di MSF il fotografo ha raccolto le storie dei migranti e fotografato gli interni delle tende e delle strutture temporanee in cui hanno trovato riparo. I ritratti colgono volti di uomini e donne decontestualizzandoli da scene di sofferenza per rappresentare semplicemente la loro umanità, accanto alle foto dei luoghi in cui vivono, trasformati in abitazioni fatte di pochi oggetti portati con sé nella fuga, come ricordi delle vite lasciate alle spalle.

La mostra è allestita alla galleria Centro della Pesa di Riccione, in via Lazio 10, da giovedì 21 marzo sino a sabato 6 aprile.
Ed è visitabile dal al nei seguenti orari: Lunedì: 14.00 – 19.00, Martedì – Sabato: 9.00 – 19.00
Nei giorni del Festival (giovedì 21 – sabato 23), la mostra è visitabile anche la sera sino alle 23.
Per informazioni: 0541 600504

MSF lavora da anni a sostegno di migranti, rifugiati e sfollati, prestando loro assistenza medica gratuita nei paesi di origine e lungo tutta la rotta migratoria.
Dal 2017 MSF lavora in Grecia fuori dal campo di Moria concentrandosi sull’assistenza medica e psicologica dei minori, offrendo anche servizi di salute sessuale e riproduttiva. Dal 2002 è attiva in Italia con diversi progetti di assistenza sanitaria e psicologica a migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Sono almeno 10.000 le persone nel nostro paese in prevalenza richiedenti asilo e rifugiati, che vivono senza un tetto, cibo sufficiente e un adeguato accesso alle cure mediche, come denunciato da MSF nel rapporto “Fuori campo”, frutto di un lavoro di monitoraggio compiuto nel 2016 e nel 2017 in circa 50 insediamenti informali in tutta Italia.

MATERIALE MULTIMEDIALE

Dove Bisogna Stare
Trailer:  https://drive.google.com/file/d/1XSNCkCP3tlHSwjF3G82B-7WXL6eCG-Nx/view
Locandina: https://www.dropbox.com/sh/ih6xbahnqz7n6vb/AADfe9uklIV_RirPz2VIiewxa?dl=0
Pressbook: https://www.dropbox.com/sh/t5c8rk4jiw0afv8/AAAQz60c025hv6-j6oKW5ZZma?dl=0
Foto: https://www.dropbox.com/sh/sbrqonc0pu8luya/AABWWrXdJOPpQaancJWAJ6Hra?dl=0

Mostra Percorsi Interiori
Foto, didascalie e scheda mostra: https://mega.nz/#F!AldRHKIa!OppLrmPD6fO8gW0n0ynjPQ

Medici Senza Frontiere (MSF) è un’organizzazione medico umanitaria internazionale indipendente fondata nel 1971. Oggi fornisce soccorso medico in più di 70 Paesi a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da conflitti armati, violenze, epidemie, disastri naturali o esclusione dall’assistenza sanitaria. Nel 1999 ha ricevuto il premio Nobel per la Pace.