“Qualità e innovazione – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – sono i criteri che l’Amministrazione ha messo al centro per individuare i gestori di questo importante servizio di inclusione scolastica. Su tutte, spicca un cambio di paradigma dal grande valore pedagogico. L’educatore avrà un ruolo più ampio, per lavorare all’interno di un progetto di inclusione che riguarda non solo la singola o il singolo bimba o bimbo, ma il coinvolgimento e la responsabilizzazione della classe e degli altri educatori e maestre. Una innovazione che ovviamente non può prescindere dalla qualità del lavoro e dalla professionalità del lavoratore, ma anche da migliori condizioni occupazionali. Per questo la scelta, netta, da parte dell’Amministrazione, è stata quella di puntare sulla qualità dell’offerta progettuale, che sarà determinante per l’assegnazione del servizio”.
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