In Emilia-Romagna la raccolta di rifiuti tecnologici cresce del 10%

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I dati 2019 di Remedia, Consorzio nazionale leader nella gestione dei rifiuti tecnologici, evidenziano la raccolta di oltre 10.900 tonnellate di RAEE domestici in Emilia-Romagna in un solo anno

MILANO – Remedia – Consorzio nazionale per la gestione eco-sostenibile di tutti i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), pile e accumulatori esausti – nel corso del 2019 ha gestito in Emilia-Romagna 10.947 tonnellate di RAEE provenienti da nuclei familiari e circa 295 tonnellate di pile e accumulatori esausti. RAEE, distribuiti in 260 centri di raccolta in tutta la regione, hanno registrato un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.

Analizzando il dato di raccolta delle singole province, Bologna si posiziona in cima alla lista con un totale di 4.321 tonnellate di RAEE gestiti. A seguire, Reggio Emilia con 1.690 tonnellate, poi Modena con 1.246 tonnellate, Forlì-Cesena con 829 tonnellate, Ferrara con 803 tonnellate, Piacenza con 642 tonnellate e Rimini con 545 tonnellate. Chiudono la classifica Parma con 593 tonnellate e infine Ravenna con le sue 274 tonnellate.

Dal punto di vista delle diverse tipologie di RAEE, il raggruppamento maggiormente gestito risulta essere quello dei grandi elettrodomestici (R2), ovvero lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura ecc., corrispondente a 3.335 tonnellate. A seguire, troviamo TV e monitor (R3), di cui sono state raccolte 3.016 tonnellate, poi il raggruppamento denominato freddo e clima (R1) relativo agli apparecchi refrigeranti, di cui sono state raccolte 2.874 tonnellate, quindi i piccoli elettrodomestici (R4) con 1.700 tonnellate e, infine, le sorgenti luminose (R5), corrispondenti a 20,12 tonnellate.

Il 2019 è stato un anno in crescita per Remedia anche a livello nazionale: il Consorzio – che gestisce il 34% dei RAEE domestici prodotti in Italia – ha infatti raggiunto il nuovo record di 146.000 tonnellate di rifiuti tecnologici gestiti. Di queste, 116.000 tonnellate sono provenienti dai soli nuclei domestici (+13,3% rispetto al 2018), gestiti da Remedia in circa 64.000 ritiri e oltre 3.000 centri di raccolta distribuiti su tutto il territorio nazionale. Si segnala inoltre un aumento del 72,2% nella raccolta di pile e accumulatori esausti, per un totale di 18.751 tonnellate gestite.

“Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2019 che, rispetto al 2018, ha registrato un’ulteriore crescita nella gestione da parte di Remedia di tutti i rifiuti tecnologici e in tutte le macroaree geografiche” – ha dichiarato in merito ai risultati complessivi Danilo Bonato, Direttore Generale di Consorzio Remedia“Consapevoli di rivestire un ruolo primario nell’assicurare alla collettività la corretta gestione dei rifiuti tecnologici, continueremo con determinazione a sostenere l’evoluzione del sistema nazionale di gestione di tali rifiuti e a promuovere un modello di economia circolare che punti a ridurre l’impatto ambientale e incoraggi il cambiamento: da rifiuto a risorsa”.

Informazioni su Remedia

Remedia è il principale Sistema Collettivo italiano per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori esausti. Nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT, il Consorzio conta oggi oltre 2.300 associati ed è il primo consorzio per quote RAEE e rifiuti pericolosi gestiti. Per quota di mercato e struttura, rappresenta quindi un punto di riferimento nella gestione di RAEE e Rifiuti di Pile e Accumulatori. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei consorziati, dei partner e dei consumatori. Per maggiori informazioni: www.consorzioremedia.it