Il villaggio delle Casine Enaip torna ai suoi colori dopo la pandemia

48

CESENA – Le Casine e i laboratori di Pelle, Legno, Assemblaggio e Juta sono il cuore pulsante dei Centri di Formazione Lavoro di Cesena e Savignano sul Rubicone, centri che hanno l’obiettivo di formare competenze di base e tecnico-professionali a persone con abilità diverse, favorendo un progressivo inserimento nel mondo del lavoro e, soprattutto, stimolandone attenzione, metodo e creatività.

Nel corso del 2020 i centri, che fanno capo a Fondazione Enaip Forlì-Cesena, hanno subito inevitabilmente la situazione pandemica e anche i ragazzi si sono ritrovati catapultati in una dimensione di chiusura dove non era più possibile lavorare insieme. Si è reso necessario reinventarsi e trovare qualcosa di nuovo da proporre, da fare, per essere uniti anche a distanza. Ne è nato il progetto “Sosteniamo le distanze” che ha abbracciato i ragazzi residenti nei distretti Valle Savio e Rubicone fornendo i kit con i materiali e tutto il necessario per produrre il loro “pezzetto” utile al prodotto finale. Gli operatori, costretti alla distanza, sono riusciti a mantenere un costante rapporto con i ragazzi, con il consueto supporto e l’amorevole cura.

Il frutto finale del loro lavoro è il ripristino e la manutenzione delle Casone, posizionate in via Niccolò Machiavelli a Cesena, ricolorate e risistemate e pronte a strappare un sorriso alle tante auto che transitano. Un villaggio colorato in pieno centro città. A marzo 2020 il numero di utenti del CSO di Cesena e Savignano ammontava a un totale di 82 ragazzi divisi in laboratori di ceramica, legno, pelle, juta ed assemblaggio. Per 4 settimane hanno vissuto in un black out completo di incertezza e spavento causato dall’aumento dei contagi e dalle restrizioni senza precedenti.

Ma in Enaip non ci si abbatte mai. Tempo qualche settimana per raccogliere le idee e ad aprile si è ripartiti. Il prodotto finale di ogni laboratorio è stato suddiviso per step per ciascuno dei quali è stato realizzato un kit con tutto il necessario per produrlo. 15 sono stati i primi ragazzi che hanno ricevuto i kit dei laboratori in  pelle e in  juta, per poi aumentare fino a coinvolgere tutti i laboratori: 74 ragazzi già nel mese di maggio. Solo nel mese di luglio 2020 ben 38 ragazzi sono riusciti a ritornare nelle sedi di Cesena e Savignano per il lavoro quotidiano, ma divisi in piccoli gruppi, con orario ridotto part time e a turnazione fra mattina e pomeriggio, situazione che si è prorogata fino alla primavera di quest’anno. Il lavoro continuo ha prodotto anche altri risultati.

È stato possibile, infatti, realizzare delle “contaminazioni in città” di  Enaip:  due Monna Lisa con sindrome di Down (il cui volto è di una ragazza che lavora al Centro)  sono state posizionate in vetrine di negozi sfitti in città ed è stata installata  una creativa insegna in legno di un noto locale grazie a collaborazioni con Vineria del Popolo, Zampanò e Don Luciano Bugnola e i Missionari del Preziossissimo sangue del Santuario dell’Addolorata. Dopo il vaccino e grazie a tamponi periodici, da qualche mese è stato possibile il ripristino dello status quo: tornare ai centri per condividere, lavorare e creare ma soprattutto per riprendersi il tempo di stare insieme.

All’inaugurazione avvenuta nel pomeriggio di martedì 20 luglio nell’area verde di Via Machiavelli erano presenti gli Assessori ai Servizi per la persona e per la famiglia Carmelina Labruzzo e ai Diritti e alle Politiche delle differenze Carlo Verona, il Direttore provinciale di Enaip Luca Baroni, il Direttore del distretto Enaip di Cesena Claudio Bulgarelli e la Coordinatrice dei Centri Socio occupazionali Enaip Veronica Vicini.