Bologna

Il tour di Autoctono si nasce… Bologna lunedì 23 ottobre Hotel Relais Bellaria

BOLOGNA – Arriva a Bologna lunedì prossimo 23 ottobre nelle sale dell’Hotel Relais Bellaria, Autoctono si nasce…: l’evento che Go Wine promuove da alcuni anni a favore dei vitigni autoctoni italiani.

L’evento fa parte di un Tour nazionale che l’Associazione, nata ad Alba per promuove cultura del vino ed enoturismo, propone in un percorso in sei grandi città italiane.

L’iniziativa si propone di dare voce al grande patrimonio ampelografico del Paese, valorizzando e presentando insieme tante cantine di territorio, che raccontano storie e angoli d’Italia.

Complessivamente in ogni evento sono oltre 60 i vitigni rappresentati, a fianco di varietà più note e diffuse, si uniscono varietà spesso rare, prodotte anche da una sola cantina.

Spesso si tratta di vitigni che rischiavano l’abbandono o l’estinzione e che, grazie alla lungimiranza di alcuni viticoltori ed al ruolo importante della ricerca, oggi si presentano con bottiglie in grado di essere degustate e apprezzate.

“E’ un tema per noi caro che sviluppa obiettivi importanti della nostra associazione – dicono da Go Wine. Promuovere i vitigni autoctoni significa svolgere un’operazione a favore della cultura del vino in generale e dare voce alla grande ricchezza di cui l’Italia dispone in campo vitivinicolo.

Una ricchezza che si è esaltata negli ultimi anni grazie allo sviluppo che il settore ha registrato e che si manifesta anche nel complessivo numero dei vitigni che in ogni Regione caratterizzano storie di viticultura e di persone.”

All’appuntamento di Bologna partecipano complessivamente numero 49 cantine; le regioni rappresentate sono ben 19.

L’evento si svolge dalle ore 16 alle ore 22; dopo una prima parte dedicata agli operatori del settore, la degustazione si aprirà al grande pubblico degli enoappassionati.

Go Wine è presente a Bologna con un club con oltre cento soci e svolge attività da vent’anni.

Ecco l’elenco dei vitigni rappresentati in sala.

Aglianico (Basilicata, Campania, Molise), Albarola (Liguria), Ansonica (Toscana), Arneis (Piemonte), Barbera (Emilia Romagna, Piemonte), Bianchetta Genovese (Liguria), Biancolella (Campania), Bovale (Sardegna), Cannonau (Sardegna), Caprettone (Campania), Catarratto (Sicilia), Cesenese Nero (Lazio), Cianoros (Friuli Venezia Giulia), Cividin (Friuli Venezia Giulia), Coda di Volpe (Campania), Cornalin (Valle d’Aosta), Cortese (Dolcetto), Corvina (Veneto), Croatina (Emilia Romagna), Dolcetto (Piemonte), Erbaluce (Piemonte), Falanghina (Campania, Molise), Fiano (Puglia), Forgiarin (Friuli Venezia Giulia), Freisa (Piemonte), Friulano (Friuli Venezia Giulia), Fumat (Friuli Venezia Giulia), Gaglioppo (Calabria), Garganega (Veneto), Grignolino (Piemonte), Grillo (Sicilia), Lacrima (Marche), Lambrusco Grasparossa (Emilia Romagna), Lambrusco Ruberti (Lombardia), Malvasia (Lazio), Massaretta (Toscana), Monica (Sardegna), Montepulciano (Abruzzo, Lazio), Moscato Bianco (Piemonte, Sicilia), Nebbiolo (Piemonte), Nebbiolo di Dronero o Chatus (Piemonte), Nero d’Avola (Sicilia), Nero di Troia (Puglia), Pecorello (Calabria), Petit Rouge (Valle d’Aosta), Petite Arvine (Valle d’Aosta), Piculit Neri (Friuli Venezia Giulia), Piedirosso (Campania), Pignoletto (Emilia Romagna), Primitivo (Puglia), Refosco dal Peduncolo Rosso (Friuli Venezia Giulia), Ribolla Gialla (Friuli Venezia Giulia), Rondinella (Veneto), Sagrantino (Umbria), Sangiovese (Lazio, Toscana), Schioppettino (Friuli Venezia Giulia), Sciaglin (Friuli Venezia Giulia), Sussumaniello (Puglia), Tintilia (Molise), Turbiana (Lombardia), Ucelùt (Friuli Venezia Giulia), Uvalino (Piemonte), Verdicchio (Marche), Vermentino (Liguria, Toscana), Vermentino Nero (Toscana), Vite del Fantini (Piemonte).

Le cantine protagoniste della degustazione:

Alessandro di Camporeale – Camporeale (Pa); Antonelli San Marco – Montefalco (Pg); Cantina del Mandrolisai – Sorgono (Nu); Cantina di Quistello – Quistello (Mn); Cantina Le Macchie – Rieti; Cantina Sant’Isidoro – Colbuccaro di Corridonia (Mc); Casa Setaro – Trecase (Na); Cascina Castlèt – Costigliole d’Asti (At); Castello di Gabiano – Gabiano (Al); Castello di Spessa – Capriva del Friuli (Go); Cieck – San Giorgio Canavese (To); Conti Zecca – Leverano (Le); Marisa Cuomo – Furore (Sa); D’Angelo – Rionero in Vulture (Pz); Di Majo Norante – Campomarino (Cb); Fattoria di Magliano – Magliano in Toscana (Gr); Felline – Manduria (Ta); Filippo Gallino – Canale (Cn); Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni – Orsogna (Ch); I Vini di Emilio Bulfon – Pinzano al Tagliamento (Pn); Lunae Bosoni – Castelnuovo Magra (Sp); Marchesi Gondi – Pontassieve (Fi); Marengoni – Ponte dell’Olio (Pc); Massucco F.lli – Castagnito (Cn); Mauro Vini – Dronero (Cn); Montecappone – Jesi (An); Monviert – Cividale del Friuli (Ud); Moris Farms – Massa Marittima (Gr); Nero del Bufalo – Sant’Agata sul Santerno (Ra); Opera 02 – Castelvetro di Modena (Mo); Partitura 8 – Formigine (Mo); Pasetti Vini – Francavilla al Mare (Ch); Podere Riosto – Pianoro (Bo); Podere Scurtarola – Massa; Ricchi F.lli Stefanoni – Monzambano (Lago di Garda); Roggero – Albugnano (At); Santa Lucia – Corato (Ba); Savigliano F.lli – Diano d’Alba (Cn); Stanig – Prepotto (Ud); Tenuta Carretta – Piobesi d’Alba (Cn); Tenuta Cavalier Pepe – Sant’Angelo all’Esca (Av); Tenuta Iuzzolini – Cirò Marina (Kr); Tenuta Sant’Antonio – Mezzane di Sotto (Vr); Torchio 1953 – Isola d’Asti (At); Vecchio – Castagnito (Cn); Villa Cambiaso – Serra Riccò (Ge); Villa Pigna – Offida (Ap); Vignalta – Arquà Petrarca (Pd); Zaccagnini – Bolognano (Pe). 

Il percorso di Go Wine in sei grandi città italiane

IL TOUR DI AUTOCTONO SI NASCE…

Al centro degli eventi la ricchezza e la diversità del vigneto italiano

In ogni città oltre 60 vitigni rappresentati

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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