Il podere Cinghio torna a nuova vita

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Al via i lavori di restauro: ospiterà associazioni ed una sala civica

PARMA – Al via il progetto di recupero del podere Cinghio: “La Casa nel parco”. L’intervento prevede il restauro ed il riuso completo di due edifici rurali situati nell’ex insediamento rurale risalente ai primi del Novecento.

Alla cerimonia di avvio dei lavori di ristrutturazione hanno preso parte l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Michele Alinovi; l’Assessore alla Cultura, Michele Guerra; l’Assessore al Welfare, Laura Rossi e l’Assessora all’Associazionismo, Nicoletta Paci, il Consigliere Comunale Sebastiano Pizzigalli con delega alle politiche agricole; il Presidente degli Orti Sociali Cinghio, Danilo Merighi; il Presidente di Ancescao Parma, Benedetto D’Accardi; il Presidente della Cooperativa Gruppo Scuola, Alessandro Catellani. Al momento hanno presenziato le massime autorità civili e militari, con il Prefetto Giuseppe Forlani.

La cerimonia ha preso avvio con la benedizione impartita da don Assuero Mascanzoni ed ha visto la posa del bussolotto a memoria dell’avvio dell’intervento con la scritta: “Centro Civico “La Casa nel Parco”, avvio dei lavori di realizzazione e la data di oggi.

“Prende avvio, oggi, un intervento atteso da anni – ha spiegato l’Assessore Michele Alinoviche prevede la realizzazione di un nuovo centro civico dove troveranno collocazione i rappresentanti degli orti sociali Cinghio, associazioni, una sala civica ed il Centro Giovani Villa Ghidini. Il nuovo centro civico sarà un edificio al passo con i tempi con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Abbiamo combattuto una battaglia, insieme alle associazioni, per la conferma dei “Fondi Periferia” che ci ha permesso di essere qui oggi anche grazie a tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato. La fine dei lavori è prevista per il 2021”. Un ringraziamento speciale è stato fatto dall’Assessore al Settore Pianificazione Territoriale del Comune per aver stipulato l’accordo con la Cooperativa Artigiana, che si occuperà del primo stralcio del lavori; un grazie anche al Settore Lavori Pubblici del Comune per la redazione del progetto esecutivo, al Consiglio dei Cittadini Volontari del Montanara, ai Settori Welfare, Associazionismo e Giovani ed allo studio Giandebiaggi per l’ottimo progetto elaborato.

Benedetto D’Accardi, Presidente di Ancescao Parma – Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti – ha parlato di una struttura che “dà ossigeno all’intero quartiere Montanara. Si tratta di un momento storico che costituisce il compimento di un percorso importante in nome dell’inclusione di giovani, persone delle aree ortive e cittadini”.

Alessandro Catellani, Presidente della Coop Gruppo Scuola, ha parlato del nuovo centro civico come di un punto di aggregazione per giovani, famiglie, associazioni, istituzioni, e di uno spazio aperto alla comunità in cui portare avanti progetti innovativi proprio in favore dei giovani.

Soddisfazione è stata espressa dal Prefetto, Giuseppe Forlani, che ha sottolineato come il nuovo centro civico rappresenti un intervento di ricucitura non solo urbana ma anche di carattere sociale in cui la comunità troverà un punto di riferimento importante.

Il complesso è composto da due fabbricati che saranno riqualificati ed adibiti a spazi a disposizione delle associazioni ed una sala civica per creare nel quartiere un luogo di aggregazione in cui persone anziane e giovani potranno entrare in contatto e dialogo. Il nuovo podere Cinghio si configura come vero e proprio distretto socio culturale ed intergenerazionale dove avranno sede il Centro sociale orti Cinghio ed Centro Giovani Villa Ghidini, gestito dal Gruppo Scuola, ed oggi temporaneamente ospitato alla scuola Rodari.

Il progetto si sviluppa in due stralci: il primo sarà a cura del soggetto attuatore che ha in carico la realizzazione del vicino comparto di edilizia residenziale, mentre il secondo stralcio sarà a carico del Comune, nell’ambito dei finanziamenti del “Piano Periferie”.

Il fabbricato principale è composto dal piano terra, primo piano e sottotetto ed è affiancato dall’ex stalla e dall’ex fienile. Nel podere è presente un secondo fabbricato, un tempo adibito a fienile e pollaio e composto dal piano terra e dal primo piano. Gli immobili si presentano ancora in buono stato di conservazione, nonostante un lungo periodo di inutilizzo. Per recuperarli alle nuove funzioni sono necessari interventi di manutenzione straordinaria.

Il fabbricato rurale principale a piano terra sarà destinato a contenere spazi per associazioni, così come il primo piano ed il sottotetto, a cui si aggiungono spazi per spogliatoi e bagni. Anche l’edificio un tempo adibito a stalla e fienile sarà destinato ad ospitare la sede di associazioni con spazi funzionali alla sua gestione come cucina, zona bar, zona soggiorno e servizi comuni con bagni e spogliatoi. Al primo piano è prevista una zona indipendente dal resto dell’edificio che sarà adibita a sala civica, con ingresso indipendente, con relativo ufficio e spazio ripostiglio. Particolare attenzione è stata posta dai progettisti a distribuire le diverse destinazioni d’uso senza stravolgere l’impianto dell’ex struttura rurale. Verranno mantenute le pavimentazioni esistenti in cotto e sostituite solo quelle usurate e non più utilizzabili. Il tetto sarà recuperato mantenendo le caratteristiche costruttive originarie. Lo spirito dell’intervento di recupero è, infatti, quello di recuperare l’esistente, mantenendo il più possibile materiali e caratteristiche costruttive originarie dell’edificio.

Il primo stralcio dei lavori sarà a carico del soggetto attuatore della scheda norma A5, in ottemperanza a quanto previsto nella Convenzione Urbanistica sottoscritta il 21/06/2007 con il Comune, in cui il soggetto privato si è impegnato a realizzare direttamente interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti per un importo pari a 1.300.000 euro. Gli interventi comprendono il recupero dei fabbricati, il loro consolidamento e la messa in sicurezza del tetto. Mentre le opere di finitura, gli impianti e le sistemazioni esterne verranno effettuate nel corso del secondo stralcio esecutivo, a carico dell’Amministrazione comunale con risorse derivanti dal “Piano Periferie” e costi pari a 2 milioni di euro.