
Ambientato in un piccolo paese della Romagna nel 1796, il romanzo narra la storia di un giudice di tribunale pontificio, Pietro Mazzi, che affronta l’invasione dei francesi di Napoleone. Nominato, suo malgrado, commissario civile dai nuovi padroni, Mazzi tenta di destreggiarsi tra relitti di una aristocrazia al tramonto e poveracci il cui solo ideale è avere abbastanza da mangiare. Ma, in quello stesso giorno, un altro sconvolgimento lo investe: proviene da una donna che gli rivela, improvvisamente, il suo amore. Qual è la “vera” rivoluzione?